Rifiuti interrati a Castel Volturno, si scava nei campi da golf realizzati da Coppola

Le ruspe cercano conferme ai sospetti degli inquirenti della Procura di S. Maria C.V.. Il georadar ha già segnalato delle anomalie

378
I campi da golf (immagini RAI)

CASTEL VOLTURNO – Le ruspe sono tornate a muoversi tra i prati di quello che doveva essere il campo da golf di Pinetamare, a pochi passi dall’hotel Marina di Castello e dal centro sportivo dove si allena il Napoli. La Procura di Santa Maria Capua Vetere ha avviato le operazioni di scavo per verificare la possibile presenza di rifiuti sepolti nel sottosuolo dell’area realizzata negli anni Novanta dal gruppo Coppola.

L’attività, coordinata dai pm Vincenzo Quaranta e Mariangela Condello, rientra nell’ambito dell’inchiesta condotta dai carabinieri, che coinvolge Domenico Romano, ex collaboratore dell’imprenditore Cristofaro Coppola (deceduto nel 2013), Francesco Pappalardo, ex comandante della Capitaneria di porto, e la Pinewoods Hotel Spa. Il georadar impiegato in questa fase di accertamenti avrebbe già individuato anomalie nel terreno, ma è ancora presto per stabilire la natura del materiale presente, se si tratti effettivamente di rifiuti o di altro.

Fari della Procura sulle aree dei Coppola: rifiuti interrati nei campi da golf, due…

Secondo la ricostruzione della Procura, Romano, nell’interesse dei Coppola, tra il 1990 e il 1994, avrebbe utilizzato rifiuti plastici per colmare le buche del campo da golf, ottenendo una relazione ‘di copertura’ dall’allora comandante della Capitaneria di porto Pappalardo, nella quale si attestava falsamente l’assenza di materiali inquinanti. Quest’ultimo avrebbe redatto il documento ricevendo in cambio 1,5 milioni di lire.

I reati di falso e corruzione sono ormai prescritti, ma resta aperta l’ipotesi di inquinamento ambientale, poiché l’interramento dei rifiuti costituirebbe una compromissione tuttora attiva del suolo e del sottosuolo. Contestazioni che potrebbero rafforzarsi se, durante le operazioni di scavo (che sono in corso), venisse effettivamente rinvenuto del materiale anomalo.

Il prosieguo dell’inchiesta potrebbe anche rivelare l’estraneità degli indagati rispetto ai fatti contestati. Romano, Pappalardo e la società sono da considerare innocenti fino a un’eventuale sentenza di condanna irrevocabile. A comporre il collegio difensivo figurano degli inquisiti, gli avvocati Flavio Ambrosino, Ferdinando Letizia e Mario Zanchetti (avvisati nei giorni scorsi dalla Procura del via alle attività di scavo).

Questa nuova fase investigativa conferma la volontà della Procura sammaritana, diretta da Pierpaolo Bruni, di riportare alla luce le zone d’ombra del litorale domizio, da sempre teatro di abusi edilizi, transazioni controverse e sospetti ambientali, con l’obiettivo di restituire chiarezza e prospettiva a un’area che potrebbe finalmente diventare il simbolo della rinascita turistica del territorio casertano.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome