ROMA – E’ stato raggiunto un accordo sui testi relativi alle riforme costituzionali da accompagnare alla riduzione del numero dei parlamentari. Nei documenti, che saranno depositati nel corso della prossima settimana, si prevede il passaggio della base elettorale del Senato da regionale a circoscrizionale. E la riduzione da 3 a 2 dei delegati (di ogni regione) per l’elezione del presidente della Repubblica.
L’accordo di maggioranza
Insomma, come era stato indicato nell’accordo di maggioranza, precedentemente al taglio dei parlamentari e nei tempi previsti, “la maggioranza in maniera coesa ha concluso in modo positivo e in un clima costruttivo la prima parte dell’iter che porterà alle riforme”. Si sottolinea un comunicato congiunto.
La riforma del Senato
I cambiamenti dell’assetto istituzionale passeranno per due testi distinti, in modo da avere un pacchetto di contrappesi e garanzie dopo la riduzione dei parlamentari. In particolare, sarà attraverso un emendamento, che la maggioranza presenterà a palazzo Madama al disegno di legge costituzionale per estendere il voto ai diciottenni al Senato. Che si procederà a equiparare e fissare a 18 anni l’età minima per l’elettorato attivo e passivo nei due rami del Parlamento. E’ invece attraverso una nuova proposta di legge costituzionale, da depositare alla Camera, che si ridurrà la platea dei consiglieri regionali che eleggono il capo dello Stato. E si modificherà la base elettorale del Senato, portandola da regionale a circoscrizionale.
I pareri favorevoli
In questo modo, spiega il dem Stefano Ceccanti, “si potrà avere, se lo si vorrà, un sistema del tutto analogo a quello della Camera. Anche per ovviare ai problemi aperti per le Regioni medio-piccole con la riduzione dei parlamentari”. Graziano Delrio, capogruppo Pd a Montecitorio, parla di una “buona pagina dalla maggioranza”.
Si dicono soddisfatti i deputati del MoVimento 5 Stelle Francesco Silvestri, capogruppo vicario alla Camera, e Anna Macina, capogruppo in commissione Affari Costituzionali, che hanno partecipato al vertice di maggioranza. “Depositeremo il testo martedì 5 novembre. Mentre il tavolo di maggioranza proseguirà i lavori la settimana successiva per affrontare gli altri capitoli che riguardano le riforme”. La maggioranza è concorde, poi, sulla necessità di modificare la legge elettorale. Il tema, però, verrà affrontato a dicembre.
(LaPresse/di Matteo Bosco Bortolaso)