RIMINI (LaPresse) – Rimini, evasione fiscale e frode: arrestato imprenditore ittico. La guardia di finanza ha eseguito un’ordinanza di arresti domiciliari. Emessa infatti dal Tribunale di Rimini. Nei confronti di un imprenditore riminese di 56 anni. Che è attivo infatti nel settore della lavorazione del pesce. Al quale sono stati sequestrati beni e disponibilità finanziarie per 400 mila euro.
Rimini, evasione fiscale e frode: arrestato imprenditore ittico
Nei confronti dell’imprenditore, così come di altre quattro persone indagate nell’ambito dello stesso procedimento penale, i militari hanno ipotizzato reati fallimentari e tributari per il fallimento di due aziende del settore del commercio e lavorazione del pesce fresco e surgelato. Oltre che l’illecita distrazione di beni e denaro per un valore di 1,5 milioni di euro. Attraverso trasferimenti illeciti verso società italiane e estere (tra le quali due con sede in Marocco. Ritenute riconducibili agli indagati. E l’utilizzo quindi nella propria contabilità di fatture per operazioni inesistenti. Emesse da una srl della provincia di Venezia e da una con sede in provincia di Rovigo, per un totale di oltre mezzo milione di euro, con relativo grave pregiudizio per le casse dello Stato.
Le indagini hanno inoltre consentito ai finanzieri di individuare, nell’ambito di una delle due società gestite dagli indagati e poi fallite, 88 lavoratori assunti irregolarmente, retribuiti fuori busta con complessivi oltre 400 mila euro in meno di due anni. Per la contestazione delle relative sanzioni amministrative è stato interessato l’ispettorato del Lavoro.