ROMA – Il governo studia la strategia su bollette e carburante giunti con i prezzi alle stelle causa gli eventi bellici delle ultime settimane. Tra le ipotesi la riduzione delle accise in misura pari all’extra-gettito Iva sull’esempio francese. Oltre alla rateizzazione delle bollette spalmandole su tempi più lunghi ma con un occhio al Consiglio europeo. E’ quanto è sul tavolo del ministero del Tesoro e della transizione energetica. Ne avrebbero già discusso i ministri Franco, Cingolani e il sottosegretario Roberto Garofoli, per capire la fattibilità di uno o più interventi. Senza tuttavia perdere d’occhio il necessario coordinamento con l’Europa.
Il ‘price cap’
Per far fronte al lievitare dei prezzi dei carburanti dovrebbe prendere piede la linea del “price cap”, ovvero un tetto ai prezzi che sembra interessare anche altri Paesi, Olanda esclusa che ne verrebbe penalizzata, in modo di non imporre il metano sul mercato al di sopra del prezzo fissato. I fornitori di Paesi come Russia, Norvegia, Algeria, Libia e Azerbaigian dovrebbero accettare l’idea anche se comunque andrebbero incontro a fortissimi utili. Le linee guida saranno discusse nel Consiglio europeo del 24 marzo per poi passare alla Commissione dell’Unione europea a fine del mese.
La strategia
L’idea sarebbe quella di rateizzate le bollette su tempi più lunghi per dare maggiore respiro a famiglie ed imprese. E, secondo alcune stime, Calerebbe anche il prezzo del carburante del 10%, oltre alla possibilità di intervenire sugli extra-profitti delle imprese energetiche. Una situazione, quella del rincaro delle bollette, che ha investito i vari esponenti dei partiti. Il leader di Forza Italia, Silvio Berlusconi, ha infatti presentato un’interrogazione al Parlamento dell’Ue in cui si chiede di “inserire un’aliquota massima di accisa da applicare a ogni Stato”, mentre l’idea di Giuseppe Conte sarebbe quella di “utilizzare i proventi delle aste di Co2, tassando una tantum gli extra-profitti delle assicurazioni durante il Covid. E il segretario del Pd, Enrico Letta propone un assegno per aiutare le famiglie in difficoltà, mentre Salvini ritiene sia necessario “uno scostamento di bilancio con un decreto urgente senza aspettare l’ok di Bruxelles”.