Quarant’anni fa ci lasciava Rino Gaetano. Era l’alba del 2 giugno quando in un terribile incidente stradale l’artista rimase gravemente ferito nell’impatto frontale con un camion dopo aver invaso la corsia opposta. La vana ricerca di un ospedale con un’adeguata traumatologia ne causò la morte.
L’anticonformista
Un cantautore solitario e anticonformista, altamente ironico che cominciò la sua carriera discografica grazie all’intuizione di Michele Mondella e Vincenzo Micocci, per poi raggiungere la Rca. La peculiarità dell’artista è stata sempre quella di voler precorrere i tempi diventando vera musa ispiratrice per i musicisti delle generazioni successive. Tra i suoi brani più famosi: “Il cielo è sempre più blu”, “Nuntereggae più”, “Gianna”, “Mio fratello è figlio unico”, “Berta filava”, “Sfiorivano le viole”, “A mano a mano”.
Il Festival
Nel 1978 si presentò al Festival di Sanremo con la canzone “Gianna” in un abbigliamenti a dir poco particolare: in testa una tuba, frac attillato, papillon bianco, maglietta a righe bianche e rosse e scarpe da ginnastica e tante medagliette sul bavero della giacca con in mano un ukulele. Fu così che il grande pubblico conobbe Rino Gaetano anche se “non necessariamente tutti lo capirono”.