Ristorante La Pergola, 60 intossicati da salmonella a San Marcellino. All’origine un dipendente del ristorante…

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ristorante la pergola via Roma

SAN MARCELLINO – Sono una sessantina (appartenenti a 4 tavolate diverse) le persone intossicate dalla salmonella dopo aver consumato cibo al ristorante ‘La Pergola’ di via Roma. Il primo allarme è scattato la sera del 2 settembre: la direttrice sanitaria dell’ospedale “Anastasia
Guerriero” di Marcianise ha avvisato l’Asl, facendo presente che c’erano 7-8 persone al pronto soccorso con vomito, diarrea e febbre alta.
Altri erano ricoverati negli ospedali di Caserta e Aversa e altri ancora avevano preferito curarsi a casa. Tutti avevano partecipato a una festa
di compleanno la sera del 31 agosto (tavolata di una ventina di persone). L’Asl (nello specifico i servizi veterinari coordinati dal dottor Alfonso Giannoni) ha quindi inviato due squadre: una ha raggiunto i posti di pronto soccorso per chiedere ai ricoverati cosa avessero mangiato, mentre alcuni veterinari si sono recati al ristorante, dove hanno prelevato campioni di vari alimenti. I sospetti sono inizialmente caduti sulla torta di compleanno, non preparata dal ristorante ma da una pasticceria esterna. Il 4 settembre, però, ci sono stati altri casi fra i partecipanti a 3 tavolate in giorni diversi. La torta è stata quindi “scagionata” e si è fatta strada l’ipotesi di un portatore sano: uno dei
dipendenti del ristorante sarebbe infetto dalla salmonella ma sintomatico e avrebbe contaminato il cibo, verosimilmente non lavandosi bene le mani.

Tutti i dipendenti sono stati quindi sottoposti a esame delle feci e si attendono i risultati. A questo proposito, dall’Asl fanno notare che, in base alle linee guida dell’Organizzazione mondiale della sanità, l’uso dei guanti (vantato spesso dai locali di ristorazione) è in realtà sconsigliato: l’importante è la vare spesso e bene le mani. Il 4 settembre i carabinieri dei Nas e l’Asl hanno quindi disposto la chiusura del ristorante in via precauzionale. Fra i ricoverati più gravi cui sono un bambino di un anno e mezzo e una giovane di 26 anni. Molti altri fra i contaminati sono stati invece dimessi. Sulla vicenda è intervenuto il sindaco di San Marcellino Anacleto Colombiano, invitando “la cittadinanza a non creare allarmismo. Conosco personalmente i proprietari persone stimate nel settore della ristorazione e non di rado ci
siamo avvalsi della loro struttura anche per incontri politici. Sono dispiaciuto per quanto accaduto e mi auguro che la situazione venga presto chiarita. Restiamo in attesa dei tamponi e delle relazioni delle autorità competenti”.

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