PARMA – Un macabro ritrovamento, puramente casuale, che lascia aperti scenari diversi. È accaduto nell’Ospedale Vecchio di Parma. Qui, da diverse settimane, sono in corso di svolgimento importanti lavori di restauro ed è proprio qui che gli operai che stanno eseguendo gli interventi hanno ritrovato scheletri umani.
Il ritrovamento nell’Ospedale Vecchio di Parma
Secondo quanto raccontato dagli uomini protagonisti del ritrovamento alle forze dell’ordine la scoperta è avvenuta questa mattina all’interno del pavimento. Importanti i dettagli, vale a dire il fatto che queste ossa si trovavano coperti da un pannello di legno cosa che farebbe pensare ad un nascondiglio voluto. Si tratta chiaramente soltanto di ipotesi che soltanto ulteriori esami e indagini potranno conferire nella verità.
Al momento, infatti, sono ancora tanti i punti interrogativi che aleggiano sulla vicenda. Primo tra tutti il numero di scheletri presenti che ancora non è stato definito. Un dato inquietante riguarda lo stato di conservazione degli stessi, visto che alcuni sono stati ritrovati ancora con lembi di tessuti e ricoperti da brandelli di stoffa.
Aperte le indagini
Dopo l’accaduto, sollecitati dagli operai presenti sul cantiere, l’intervento delle forze dell’ordine è stato immediato. Dopo una prima sommaria analisi della scena, è stata aperta inevitabilmente un’indagine. Sul ritrovamento in questione ad indagare sarà la procura della Repubblica di Parma che proverà a risalire alla verità contando sulla preziosa attività investigativa dei carabinieri della locale compagnia.
Espletate le formalità di rito, l’area è stata intanto posta sotto sequestro in attesa del recupero dei resti per la loro esatta datazione. Del singolare e intricato caso si occuperà il medico legale Rossana Cecchi, con la quale collaboreranno un antropologo forense e a un’archeologa ognuno per le proprie competenze. Va detto, infine, che l’edificio in cui sono state ritrovate le ossa dal Medioevo, e fino agli anni Trenta, sarebbe stato sede dell’ospedale della città. Da quegli anni in poi, invece, sarebbe stato scelto per ospitare l’Archivio di Stato.