Rivoluzione automobilistica: i motori a cinghia di distribuzione in bagno d’olio prendono piede

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La cinghia di distribuzione in bagno d’olio, un’innovazione un tempo esclusiva di Stellantis, sta conquistando sempre più costruttori. Motivazioni? Economia e silenziosità. Ma questa tecnologia pone alcune preoccupazioni per l’affidabilità, poiché la cinghia di gomma rischia di deteriorarsi nell’ambiente oleoso del motore. L’allineamento scorretto con l’albero motore può portare a danni catastrofici, come il contatto tra valvole e pistoni. Ecco alcuni marchi e modelli che adottano la cinghia di distribuzione in bagno d’olio:

– Ford: 1.5 EcoBoost (2018/2019) in Ford Focus, Fiesta ST, Kuga; 2.0 EcoBlue Diesel (dal 2018) in Ford Focus, Kuga, Transit, Tourneo Custom; 1.8 TDCI (dal 2007) in Ford Galaxy, S-Max, Mondeo.
– Stellantis: 1.2 PureTech (dal 2014) in Citroën Berlingo, C3, C4, Fiat Doblò, Opel Corsa.
– Volkswagen: 1.0 TSI e 1.4 TSI (dal 2011) in Golf, Passat, Audi A3; 1.6 TDI e 2.0 TDI (dal 2012) in Golf, Passat, vari modelli Audi.
– Honda: 1.0 VTEC Turbo (dal 2017) in Honda Civic.
– Opel: 1.2 Turbo (dal 2019) in Opel Astra K.

I proprietari di veicoli dotati di questa tecnologia devono seguire attentamente le pratiche di manutenzione raccomandate per garantire la longevità del motore.

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