Roma, 20 mag. (LaPresse) –
E’ bufera sull’Assemblea capitolina che venerdì scorso ha approvato, con 27 voti favorevoli e 2 contrari, la mozione del M5S a prima firma della consigliera Gemma Guerrini sulla Casa Internazionale delle donne.
La votazione ha causato caos e proteste di manifestanti, con richieste di rinvio da parte dei consiglieri di opposizione. Gli esponenti del Pd non hanno partecipato al voto e, dopo l’approvazione della mozione, il presidente dell’Assemblea Marcello De Vito è stato costretto a sospendere i lavori.
La mozione approvata in Campidoglio, a dire il vero, non prevede la chiusura della Casa ‘tout court’. Nel testo approvato si chiede alla sindaca e alla giunta di “riallineare e a promuovere il ‘Progetto casa internazionale della donna’ alle moderne esigenze dell’Amministrazione e della cittadinanza, attraverso la creazione di un centro di coordinamento gestito da Roma Capitale e prevedendo con appositi bandi, il coinvolgimento delle associazioni”.
La Casa delle Donne, che si trova in via della Lungara, a fianco della prigione Regina Coeli, è situata nel complesso monumentale già denominato ‘Buon Pastore’ (fin dal ‘600 adibito a reclusorio femminile). Nel 1983 il complesso è destinato a finalità sociali, con particolare riguardo alla cittadinanza femminile. La Casa ha oltre una decina di dipendenti che animano un ristorante, una segreteria organizzativa, una foresteria e un centro congressi.
Le attività, secondo quanto si legge sul sito internet, vuole essere “un laboratorio dove si coniuga la politica di genere, un centro cittadino, nazionale e internazionale di accoglienza, d’incontro, di promozione dei diritti, della cultura, delle politiche, dei ‘saperi’ e delle esperienze prodotte dalle e per le donne”.
Lunedì mattina a Palazzo Madama, alla sala Caduti di Nassirya, si terrà una conferenza stampa intitolata ‘Giù le mani dalla ‘Casa Internazionale delle Donne’, cui interverranno rappresentanti della Casa Internazionale delle Donne, la senatrice Loredana De Petris e il deputato Stefano Fassina (entrambi di Liberi e Uguali), con la loro collega Monica Cirinnà (Pd). Mentre nel pomeriggio si terrà un sit in alle 18 davanti all’assessorato alla Roma Semplice in via del Tempio di Giove.