ROMA – “Ho scelto di candidarmi per una ragione semplice: Roma è una città ridotta a brandelli e non solo perché gli ultimi cinque anni di governo sono stati disastrosi ma perché vive un avvitamento su sé stessa e un declino che non ha eguali in Europa. In questi ultimi anni infatti nelle altre nazioni è accaduto il contrario con la capitale che correva più veloce del resto del Paese mentre da noi è capitato l’esatto opposto”. Lo ha detto Carlo Calenda, candidato sindaco per la lista civica ‘Calenda sindaco’ nel corso di un incontro con Confartigianato.
“Trovo questo incontro molto utile – ha aggiunto Calenda – perché spesso si prendono decisioni senza consultare i diretti interessati”.
Per Calenda “bisogna ricostruire i tessuti economici della città (Strade e Piazze commerciali, nuclei artigianali) attraverso politiche di programmazione territoriale (Distretti Commerciali ed Artigianali) e sostegno ai sistemi di imprese aggregate come reti d’impresa e Consorzi, attraverso gli strumenti della sussidiarietà. Bisogna dotare Roma di un Regolamento che dia la possibilità di concorrere direttamente all’Amministrazione della città, ai cittadini e ai sistemi aggregativi territoriali, secondo il principio costituzionale di sussidiarietà orizzontale”.
(LaPresse)