ROMA – Federico Fellini visto attraverso lo sguardo del fotografo Vittoriano Rastelli. Al via alla Casa del Cinema la mostra ‘Fellini. Uno sguardo personale di Vittoriano Rastelli’ curata da Alessandra Zucconi e Andrea Mazzini.
Il genio di Fellini attraverso le fotografie di Rastelli
Attraverso una selezione di circa trenta fotografie in bianco e nero e a colori, l’esposizione, in programma fino al 14 marzo, racconta il maestro riminese con uno sguardo più personale, ritratto in vari momenti della sua carriera. Le fotografie di Rastelli parlano non solo del Fellini regista ma anche dell’uomo, della sua ironia e della sua versatilità.
Gli esordi e la passione per l’arte fotografica
Vittoriano Rastelli, giornalista professionista, specializzato in foto-reportage, ha pubblicato la sua prima immagine nel 1951 a meno di 15 anni come documentazione dell’arrivo della corsa ciclistica Milano – SanRemo. Ha iniziato il lavoro di fotografo pubblicando su “il Lavoro” quotidiano di Genova diretto da Sandro Pertini futuro Presidente della Repubblica; a Milano per ‘Sport Illustrato’ e dal 1959 a Roma per i settimanali della Rizzoli.
L’interesse per il cinema italiano
A Roma negli anni sessanta si occupa di cinema italiano, in quegli anni ai suoi massimi splendori. Nel 1964 pubblica il suo primo servizio su “LIFE”, il viaggio del Papa in Terra Santa, seguiranno l’Alluvione di Firenze (1966), la Guerra dei 6 Giorni Arabo – Israeliana (1967), l’invasione Sovietica della Cecoslovacchia (1968), fino al penultimo numero della rivista (dicembre 1972) con Federico Fellini.
Ha fotografato i viaggi di Paolo VI e Giovanni Paolo II
Collabora con ‘Epoca’ dal 1974 al 1992, impegnandosi in Libano, in Iran per la rivoluzione di Komeini, la morte di Franco e la fine della dittatura in Spagna. Segue la moda in Italia per il ‘New York Times’, dalla fondazione collabora con ‘AD’ e ‘il Venerdì di Repubblica’. Ha fotografato tutti i viaggi internazionali di papa Paolo VI e gli oltre trenta viaggi nel mondo di papa Giovanni Paolo II. Uno dei suoi ultimi lavori, in Afghanistan per una serie di servizi sulle vittime delle mine.
Un palmares ricco di riconoscimenti prestigiosi
Nel corso della propria carriera Rastelli ha ottenuto prestigiosi premi giornalistici, tra cui: Premio Campione 1976 per il lavoro ‘Guerra Civile in Libano’ – EPOCA, Page One Award 1983 per Designer at Ease’, Premio Giornalistico Saint Vincent 1999 per ‘Soldati di Pace’ – Il Venerdì.
(LaPresse)