L’appello di Macron agli europei: una rinascita dell’Ue contro il nazionalismo

Secondo l'inquilino dell'Eliseo in un contesto turbato dalla Brexit e dal "ritorno nazionalista", "c'è urgenza" di tornare uniti

Foto Ludovic Marin / AFP in foto Emmanuel Macron

PARIGI – Il presidente francese Emmanuel Macron scende in campo in vista delle elezioni europee di maggio. E sceglie di farlo con un intervento su giornali dei 28 Paesi dell’Ue. Agli europei Macron lancia l’appello per “una rinascita europea” per contrastare il nazionalismo e il populismo, e fornisce i dettagli della sua visione per l’Europa. ‘Per una rinascita europea’ è proprio il titolo dell’intervento, che si articola intorno a tre temi, che riecheggiano quelli della campagna delle presidenziali francesi: libertà, protezione e progresso.

Le proposte di Macron per rilanciare il progetto Ue

L’inquilino dell’Eliseo rilancia una serie di proposte per l’Ue. Da una revisione di Schengen alla creazione di una ‘banca del clima’ per finanziare la transizione ecologica del Vecchio continente.

Da Parigi si sottolinea che l’intervento non è il via alla campagna. Ma un “impulso” o un modo per “preparare il terreno” in vista dell’appuntamento elettorale del 26 maggio.

Uniti per contrastare la diffusione dei nazionalismi

In un contesto turbato dalla Brexit e dal “ritorno nazionalista”, “c’è urgenza” di tornare uniti. Perché “mai l’Europa è stata così fortemente in pericolo”, sostiene il capo di Stato in questo articolo sulle colonne di quotidiani come il Corriere della Sera, il britannico Guardian, il tedesco Die Welt e lo spagnolo El Pais.

Una nuova tabella di marcia per l’Unione europea

Indicando il rischio dello “status quo”, Macron sta quindi sviluppando una serie di proposte. Tra queste, l’avvio di una ‘Conferenza per l’Europa’ entro la fine dell’anno, che riunisca cittadini, politici, accademici e parti sociali e che definisca una nuova tabella di marcia per l’Unione, “senza tabù, nemmeno la revisione dei trattati”.

Le democrazie europee sono in pericolo

Pur senza nominare la Russia, Macron si dice preoccupato per le interferenze esterne nelle democrazie europee. E vuole “vietare il finanziamento dei partiti politici europei da parte di potenze straniere”. Sta inoltre considerando la creazione di una ‘Agenzia europea per la protezione delle democrazie’, volta a proteggere le elezioni “dagli attacchi informatici e dalle manipolazioni”.

L’istituzione del salario minimo europeo e della banca climatica

Il presidente francese torna poi a proporre l’istituzione di un “salario minimo europeo”. “L’Europa (…) deve stabilire (…) uno scudo sociale che garantisca la stessa remunerazione nello stesso luogo di lavoro”, insiste. Poi menziona la necessaria regolamentazione dei giganti digitali. Infine, appunto, l’idea di una “banca climatica europea”, guidata dal climatologo Jean Jouzel e dall’economista Pierre Larrouturou, per finanziare la transizione ecologica.

(LaPresse/AFP)

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