MILANO – A Roma controlli a ristoranti galleggianti sul Tevere. Due sono stati chiusi. I carabinieri hanno riscontrato irregolarità presso due strutture di ristorazione galleggianti. Per detenzione di alimenti privi della prevista tracciabilità, omessa applicazione del piano di autocontrollo e carenti condizioni igieniche/sanitarie. Sotto sequestro 200 chili di alimenti vari, per un valore di circa 3.500 euro. Ed anche la contestazione ai titolari delle società di sanzioni amministrative per un ammontare di 5.500 euro.
Gli ispettori hanno inoltre accertato l’abusivo ampliamento della superficie autorizzata realizzata con l’aggiunta di chiatte galleggianti, integrate per aumentare illecitamente il numero di ospiti. Hanno individuato, inoltre, un’area adiacente alla zona di preparazione pasti interna ad un battello. Adibita ad improvvisato alloggio da un addetto alla gestione dell’imbarcazione. In assenza di requisiti minimi e di adeguate condizioni di abitabilità.
L’Autorità sanitaria ha disposto la chiusura di entrambi i ristoranti galleggianti a causa delle gravi carenze igienico-sanitarie e strutturali accertate, il cui valore è stimato in oltre 600 mila euro.
Sanzioni qualche giorno fa per due ristoranti
I carabinieri della Stazione Roma piazza Farnese, con la collaborazione dei Carabinieri del Nucleo Antisofisticazione e Sanità di Roma hanno avviato una fitta serie di controlli in tutto il territorio di competenza. Che abbraccia le zone di piazza Farnese, Campo dé Fiori e piazza Navona. Il bilancio delle attività è di una persona arrestata e due ristoranti sanzionati amministrativamente.
(LaPresse)