ROMA – Il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri, ha scelto Francesco Greco, già Pm di ‘Mani pulite’, come suo consulente alla legalità. Appesa la toga al chiodo, l’ex magistrato in Campidoglio si concentrerà sulla “prevenzione alla corruzione” e sulla “trasparenza delle procedure”.
“Poter contare su una professionalità del livello di Francesco Greco mi dà gioia e soddisfazione”, ha dichiarato il primo cittadino ufficializzando la nomina. “Abbiamo davanti a noi obiettivi ambiziosi in termini di investimenti – penso al Pnrr e al Giubileo – con una movimentazione di risorse per far ripartire la città. E questo richiede attenzione al fenomeno corruttivo”, ha sottolineato Gualtieri.
E proprio in merito al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, Greco ha spiegato: “Il Pnrr andrà monitorato attentamente. Fondamentale è rendere trasparenti le procedure di assegnazione, perché più le cose sono visibili al cittadino e meno problemi di operazioni occulte ci sono”, ha proseguito l’ex magistrato, tra i titolari del crac Parmalat. “Ed è questo il punto su cui il sindaco Gualtieri, con il mio contributo, si vuole concentrare: bisogna fare in modo che il processo vada velocemente, nella maggiore sicurezza. Non ci possiamo permettere di avere problemi di gestione dei soldi con l’Europa”, ha avvertito.
“Potersi giovare della consulenza, della conoscenza e dell’esperienza di Francesco Greco, senza eguali nel Paese, è un grandissimo beneficio per poter attuare una buona amministrazione”, ha proseguito il sindaco Dem. L’ex procuratore di Milano – che nella sua lunga carriera ha fatto recuperare diversi milioni di euro all’Erario grazie all’individuazione di evasioni fiscali da parte dei colossi del web, da Amazon ad Apple, da Google a Facebook – presterà la sua collaborazione in Campidoglio a titolo gratuito. Inoltre, ha “accettato di coordinare il gruppo di lavoro per sostenere la candidatura di Roma a sede dell’Agenzia europea antiriciclaggio”, come ha annunciato Gualtieri.
Nelle prossime settimane “stipuleremo accordi e convenzioni”, ha annunciato il primo cittadino. “A breve ci sarà una convenzione con l’Ufficio delle Entrate e la Guardia di Finanza. Poi ci sarà un lavoro di verifica e una mappatura delle strutture di controllo, sempre in virtù della legalità e della trasparenza”, ha spiegato. Il tutto nell’ottica del “contrasto all’evasione, con il miglioramento della riscossione, grande problema di Roma, per avere risorse aggiuntive e assicurare servizi ai cittadini”.
La nomina di Francesco Greco arriva nel giorno del trentennale dell’inchiesta Mani Pulite: era, infatti, il 17 febbraio 1992, quando Mario Chiesa, presidente socialista del Pio Albergo Trivulzio, venne arrestato dando ufficialmente il via all’indagine che avrebbe travolto la Prima Repubblica. Greco – che come Pm collaborò con il pool di Francesco Saverio Borrelli, Antonio Di Pietro e Gherardo Colombo – ci scherza su: “Più che al trentennale di ‘Mani Pulite’ sono interessato al cinquantennale. Perché spero di arrivarci”.
di Giusi Brega