F1, Ferrari: svelata la nuova F1-75. Binotto: “Innovativa e coraggiosa”

Innovativa e coraggiosa. Mattia Binotto ha inquadrato così la F1-75, la nuova monoposto con cui la Ferrari spera di colmare il gap con gli altri top team della Formula 1 per tornare finalmente a lottare per il titolo iridato.

ROMA – Innovativa e coraggiosa. Mattia Binotto ha inquadrato così la F1-75, la nuova monoposto con cui la Ferrari spera di colmare il gap con gli altri top team della Formula 1 per tornare finalmente a lottare per il titolo iridato. La vettura, presentata online dal cuore della gestione sportiva alla presenza dei due piloti Charles Leclerc e Carlos Sainz, si caratterizza per una gradazione di rosso inedita. Per celebrare il 75° anniversario della fondazione della Ferrari è chiaramente visibile anche sulla livrea il logo celebrativo che si unisce alla bandiera italiana.

La F1-75 propone forme del tutto inedite, nate da un’interpretazione appunto “coraggiosa” da parte dei tecnici di Maranello dei nuovi regolamenti entrati in vigore a partire da questa stagione. Tra gli elementi che spiccano il muso ribassato, una parte centrale disegnata per raggiungere la miglior prestazione aerodinamica, il ritorno dell’effetto suolo in Formula 1 a 40 anni di distanza dalla sua messa al bando e le nuove gomme da 18 pollici introdotte da questa stagione da Pirelli.

Per sapere se, oltre che innovativa, la nuova monoposto della Rossa saprà essere anche competitiva bisognerà attendere però il verdetto della pista. “Con questa macchina si completa un percorso che abbiamo iniziato un paio di anni fa, lavorando da squadra che ha saputo restare unita e determinata anche di fronte alle critiche”, ha evidenziato il team principal Binotto, sottolineando che “ogni nostra risorsa dopo l’inizio dello scorso campionato è stata in qualche modo orientata a questa vettura”. Se non è un ‘all in’, poco ci manca: “In questo momento non c’è motivo di avere un piano B”, ha aggiunto Binotto escludendo piani alternativi in caso di performance al di sotto delle aspettative. “Siamo convinti, guardando i dati, che la vettura funzioni. Se gli altri sono stati più o meno bravi lo scopriremo dopo le prime gare. Per ottenere il massimo delle prestazioni ci vorranno 5-6 gran premi”, ha spiegato ancora il team principal.

La pressione ovviamente non manca: “La responsabilità di portare questa macchina al livello delle aspettative dei nostri tifosi nel mondo è nelle mani di Mattia, dei piloti e di tutto il team. Gli sforzi fatti sono per scrivere un nuovo capitolo”, ha rimarcato il presidente della Ferrari, John Elkann.

I piloti già scalpitano: “Ci vorrà qualche giorno per spingere al massimo e sarà difficile perché io non vedo l’ora”, ha detto Leclerc, ormai consapevole che il talento al volante non basta per vincere i titoli. “Un pilota può fare la differenza se si è vicini, ma il gap tra le macchine è ampio come l’anno scorso diventa più difficile”, ha ammesso il monegasco. Sainz, dal suo canto, è già proiettato ai pochi test pre-stagionali (appena 6 giorni tra Barcellona e Bahrain): “Sono i test più importanti degli ultinmi anni”, ha sottolineato lo spagnolo, che nel primo anno alla guida della Rossa è riuscito a chiudere davanti a Leclerc in classifica. E ora, sogna un nuovo contratto: “Le pressioni non mi preoccupano, lottare per vincere una gara o il titolo è il sogno della mia vita. Del rinnovo ne stiamo parlando, sia io che la Ferrari siamo felici della situazione e vogliamo continuare a lavorare insieme in futuro. Ma non è stato ancora deciso nulla. Questo è un buon momento della mia carriera e voglio continuare a migliorare”.

La rivalità interna non sembra preoccupare nessuno, anzi. La Ferrari li lascerà liberi di correre, evitando però harakiri: “Siamo liberi di competere, ma ovviamente senza correre rischi stupidi. L’obiettivo è sempre quello di portare in alto la Ferrari”, ha detto Leclerc. “Il team è la cosa più importante per entrambi, ci rispettiamo l’un l’altro e la Ferrari viene prima di tutto”, ha confermato Sainz. Un atteggiamento che piace a Binotto: “Ne abbiamo parlato due giorni fa in maniera trasparente, è stato un confronto fantastico e sono molto felice del livello di maturità mostrato da entrambi”. Il gioco di squadra c’è, ora serve il cambio di marcia in pista.

Di Andrea Pinchi

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