ROMA – Per le correzioni in corsa, leggasi mercato invernale, c’è tempo: “E’ inevitabile che si dovrà fare qualcosa, per le condizioni generali e per i dubbi anche fisici, che ci sono su alcuni giocatori. Non possiamo non muoverci”. Ma nelle ultime ore con il ds Monchi, tornato dal summit con Pallotta a Boston, “di mercato non abbiamo parlato”, ha assicurato Eusebio Di Francesco. “Bensì, di quello che dobbiamo fare per arrivare al 29 con più punti possibili”.
La Roma si prepara al big match contro la Juve
Per questo, la Roma che si trova sul cammino il peggiore degli avversari possibili, la Juventus tritatutto, dovrà realizzare un’impresa per centrare un risultato che il tecnico definisce “storico”. Missione quanto mai complicata per i giallorossi in cerca di continuità per scacciare i venti di crisi, nella settimana che ha visto Pallotta spronare la squadra a raddrizzare una stagione fino a qui insoddisfacente.
Il bilancio di Di Francesco
“La Juventus ha dimostrato di essere la più forte di tutti. Si è rinforzata, ha acquisito negli anni una grande mentalità. Non sarà facile, servirà una prestazione di altissimo livello sotto tutti i punti di vista”, così Di Francesco presenta la partitissima dell’Allianz Stadium.
La classifica, impietosa, parla di 22 lunghezze di differenza tra la capolista e i giallorossi: “Se ad inizio stagione avrei immaginato questo distacco? Loro non mi meravigliano, forse siamo mancati noi… E’ più demerito nostro, oltre ai grandi meriti di una squadra con grandi potenzialità. Spesso Allegri cambia e ti rendi conto che ha sempre giocatori di altissimo profilo. E’ una squadra che non mi sorprende per la classifica che ha. Noi potevamo e dobbiamo fare molto, molto meglio”.
Dzeko torna disponibile, De Rossi è out
Per la trasferta torinese Di Francesco recupera Dzeko, ma il bosniaco “non partirà titolare. Bisogna calcolare che è reduce da 20 giorni di sosta”. Non ce la fa invece De Rossi, nella lista dei convocati figura Under che pure era in dubbio per i problemini accusati negli ultimi giorni. Quanto a Pastore e Perotti “hanno avuto grande continuità negli allenamenti, ma è difficile che possano giocare dall’inizio”. In avanti dovrebbe quindi toccare a Schick, con il tridente Under-Zaniolo-Florenzi di supporto sulla trequarti.
Juve, il pericolo numero uno è CR7
In attacco non ha invece problemi Allegri, che domani schiererà l’instancabile Cristiano Ronaldo. “Per me è il pericolo numero uno, ha la capacità e la qualità dei grandi fuoriclasse”, l’elogio di Di Francesco allo spauracchio lusitano. “Magari è assente 35 minuti e poi tira fuori dal cilindro un colpo fenomenale. Per questo preferirei che stesse fuori, ovviamente”. Una Juve forte in campo e a livello societario: “Cosa prenderei come esempio dai bianconeri? La mentalità. E il fatto che la famiglia Agnelli sia a capo da tanto tempo dà continuità”.
Il fattore stadio
E poi “lo stadio di proprietà”, un impianto “che favorisce la Juve come clima. Già vedere tutti gli scudetti e le coppe mette soggezione. Noi – ha aggiunto il mister giallorosso – dobbiamo essere bravi a cancellare le situazioni negative che aleggiano intorno alla squadra e concentrarci sulla gara per fare un risultato importante che in questo momento sarebbe anche storico”.
La Roma cerca di rialzare la testa
La sofferta vittoria con il Genoa ha rappresentato puro ossigeno per i giallorossi. “Ma tutte le mattine che mi sveglio mi sento in discussione”, ha chiarito Di Francesco. “Quando vedi che le cose non vanno come vorresti, cerchi sempre di trovare le soluzioni giuste. Io penso a guardare avanti e fare meglio rispetto a quanto abbiamo fatto finora. Nel calcio l’allenatore è sempre davanti a tutti nelle responsabilità”.
La frecciatina all’Inter di Spalletti
Non manca una frecciatina, non troppo velata, all’Inter di Spalletti: “Ci dimentichiamo che tante squadre hanno fatto grossi investimenti per arrivare agli ottavi ma non ce l’hanno fatta. Noi dobbiamo fare meglio in campionato per poter competere e arrivare dove possiamo”.
(Lapresse/di Attilio Celeghini)