Roma, la rivolta dei tassisti con il servizio Ncc: stop alle corse

Dopo la protesta dei noleggiatori. Oggetto della discordia l'emendamento del Senato che, secondo gli autisti dei mezzi bianchi, andrebbe a ledere la concorrenza favorendo il servizio Ncc

ROMA – Tassisti contro il servizio Ncc, Ncc contro i tassisti: il caso ormai è ufficialmente scoppiato. Ieri pomeriggio gli autisti dei mezzi bianchi hanno sospeso le corse da a per l’aeroporto di Fiumicino e la stazione Termini. L’hanno fatto in segno di protesta contro le modifiche del Senato all’emendamento che riguarda il servizio di noleggio con conducente. La manifestazione di ieri è stata una risposta alla tensione messa in campo martedì dai noleggiatori.

La carica dei cinquecento

In 500 hanno sfilato lungo le vie capitoline fino ad allestire un presidio davanti a Palazzo Madama con l’obiettivo di far salire negli uffici una delegazione. In pratica, la stessa modalità utilizzata dai noleggiatori del servizio Ncc il giorno prima, con la differenza che questi ultimi sono arrivati allo scontro fisico con alcuni colleghi e contro un vigile, aggredito perché accusato ingiustamente di fare multe agli stessi manifestanti in piazza della Repubblica. Insomma, lo strappo ha fatto schizzare la tensione a livelli da guerriglia urbana.

Sotto la lente la regolarizzazione dei contratti Ncc

A far esplodere la rabbia dei tassisti è stato un presunto cambio della decisione del Governo sulla regolarizzazione dei contratti del servizio Ncc. La comunità dei ‘veicoli bianchi’ l’hanno interpretato come un potenziale nemico della concorrenza. In questo modo, secondo i tassisti, i noleggiatori – in possesso di licenze nei comuni dell’hinterland romano – potranno sentirsi liberi di operare anche nella Capitale e senza limiti.

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