Roma, Marra condannato per corruzione a tre anni e sei mesi

Marra risarcirà il Comune con 100mila euro

Marra rischia 4 anni e mezzo
Foto LaPresse - Andrea Panegrossi

ROMA Raffaele Marra è stato condannato a tre anni e sei mesi per corruzione nell’ambito dell’inchiesta in cui era imputato anche l’imprenditore Sergio Scarpellini, deceduto di recente.

La pm Barbara Zuin aveva chiesto una condanna a quattro anni e mezzo di reclusione. L’ex finanziere avrebbe pagato, secondo le accuse, un immobile venduto dal gruppo Scarpellini 700 mila euro. Anziché un milione e cento e nel 2013, Marra avrebbe ricevuto 367 mila euro, da parte di Scarpellini. Per acquistare un altro appartamento dell’Enasarco in via Dei Prati Fiscali, intestato a sua moglie.

La difesa ha sempre sostenuto che si sarebbe trattato di un ‘prestito’. Resta il fatto che di quasi quattrocentomila euro, non venne restituito nulla. E in alcune intercettazioni risalenti all’estate del 2016, Marra già braccio destro di Virginia Raggi, parlando con la segretaria di Scarpellini si definì “a disposizione” dell’imprenditore.

Marra risarcirà il Comune con 100mila euro

Raffaele Marra dovrà dare al Comune di Roma centomila euro. È quanto stabilito dai giudici della seconda sezione penale nella sentenza del processo che lo vede imputato per corruzione.

Il giudice ha inoltre disposto la confisca dell’appartamento di Via dei Prati Fiscali che l’ex finanziere aveva acquistato a prezzo di favore da Sergio Scarpellini, e dichiarato estinto il suo rapporto di lavoro con la Pa.

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