Roma (LaPresse) – Già nel 2015 la donna aveva denunciato il suo compagno perché l’aveva minacciata e picchiata ma poi, dietro la promessa di non ripetere più quei comportamenti, l’aveva perdonato e riaccolto in casa. All’inizio di quest’anno però, un romeno di 30 anni, spesso ubriaco, ha ricominciato. Minacciava e malmenava la sua convivente che, ogni volta, ha chiamato la Polizia di Stato ed è andata al Pronto Soccorso per farsi medicare. Gli investigatori del commissariato di Tivoli, Roma, raccolti gli atti ed i referti medici, hanno mandato tutto alla competente autorità giudiziaria, che ha disposto la custodia cautelare in carcere per il ragazzo.
L’uomo è stato così arrestato dagli stessi poliziotti ai quali più volte la vittima si era rivolta per chiedere aiuto.
Ad aprile arrestato un 22enne romano per minacce ed aggressioni alla madre
Alla vista degli agenti, il ragazzo ha cercato di scappare dentro casa ma è stato bloccato e arrestato per maltrattamenti in famiglia e minacce aggravate.
La vittima ha raccontato che quella non era la prima volta che il figlio la picchiava, mostrando svariati certificati degli ultimi mesi, dichiarando però di non aver mai sporto denuncia per quanto accaduto.
Nella circostanza, le botte erano scaturite dal rifiuto da lei opposto ad una richiesta di denaro.
Portata in pronto soccorso dall’ambulanza, la donna ha ricevuto le cure necessarie mentre il giovane, su disposizione dell’autorità giudiziaria, è stato portato a Regina Coeli.