Omicidio-suicidio a Roma, morte mamma e figlia

ROMA (Francesco Biondi) – Siamo di fronte ad un possibile omicidio-suicidio. Ma nessuna ipotesi viene al momento scartata dalle forze dell’ordine che stanno indagando sul caso. Certo è che quanto accaduto nella notte a Cecchina, nel comune di Albano Laziale in provincia di Roma, è ancora ricco di punti interrogativi. L’allarme è scattato per un incendio che era divampato nell’appartamento delle vittime. Lì la scoperta. Una donna di 43 anni e la figlia 18enne sono state trovate morte in circostanze ancora da chiarire.

Probabilmente però, come si diceva, si è trattato di un omicidio-suicidio. Perché la ragazza sarebbe morta in seguito alle numerose coltellate inflitte sul suo corpo mentre la mamma si sarebbe successivamente buttata dal terrazzo del palazzo in cui le due vivevano. Il tutto, secondo le prime ricostruzioni, sarebbe nato da un litigio. Una discussione familiare forte, visto che i vicini avrebbero riferito alle forze dell’ordine di urla continue sentite poco prima della tragedia. Una lite sfociata nel dramma, dunque. Sarebbe questa la strada maggiormente battuta da chi indaga al momento sull’accaduto, vale a dire i carabinieri della compagnia di Castel Gandolfo e del nucleo investigativo di Frascati.

A giungere per primi sul posto, a seguito all’allarme lanciato dai residenti per le fiamme che stavano avvolgendo il palazzo, i vigili del fuoco. E sono stati proprio loro a contattare i militari dell’Arma dopo aver scoperto il corpo della 43enne e successivamente quello della figlia. Domate le fiamme, è iniziata la ricostruzione della vicenda anche facendo leva sulle testimonianze dei residenti. E dalle prime sommarie indagini sarebbe venuta fuori la notizia del pesante litigio tra le due donne. I carabinieri poi, verificata la parentela tra le due, hanno considerato l’ipotesi di omicidio-suicidio quella più probabile. Le indagini comunque proseguono in queste ore per risalire a quegli elementi che consentiranno di scoprire la verità.