ROMA – Totti-Roma: dissapori e dubbi sul suo futuro. Nel ruolo offertogli di direttore sportivo da Pallotta mancherebbe la ‘piena operatività’ invece richiesta dall’ex capitano giallorosso. Potrebbe rompersi un matrimonio durato tutta ina vita: 30anni in giallorosso per un uomo divenuto vera e propria bandiera della squadra capitolina.
Divorzio vicino
La società starebbe facendo l’impossibile affinché Totti non lasci la Roma. A creare un ulteriore conferma di una sua decisione che apparrebbe oramai matura, un messaggio sui sociale in cui Totti dice di voler fare chiarezza al più presto e nelle sedi opportune: “In questo momento vengono dette e scritte tante parole, cercando di ipotizzare i miei pensieri e le mie scelte – ha dichiarato – A breve il mio punto di vista nella giusta sede…”.
La richiesta
Totti vorrebbe che la qualifica disegnatagli dalla dirigenza fosse riempita con la “piena operatività” che invece sarebbe mancata negli ultimi tempi. Un dissapore che nasce dalla scelta di Paulo Fonseca e Gianluca Petrachi come nuovo allenatore e direttore sportivo da parte della dirigenza senza che lui venisse neppure interpellato. L’ex capitano sente il bisogno di sedersi intorno a un tavolo per chiarire dubbi (molti) e certezze (poche) sul suo prosieguo in giallorosso.
Nuovi scenari
Ma sul futuro di Totti si fanno tante illazioni: è ovvio che per lui interrompere un sodalizio trentennale la Roma sarebbe un atto ‘sanguinoso’. Pare che un ruolo in Federazione sia la sirena che in questo momento lo alletti più di ogni altra cosa. Un’ipotesi accennatagli da Gabriele Gravina in occasione della ‘Hall of Fame’ a Firenze qualche settimana fa. “Avere con noi campioni del calibro di Totti e Buffon mi piacerebbe moltissimo – aveva detto il massimo esponente – Un ruolo adatto alla loro importanza si trova sempre”. La figura di Totti invece ì potrebbe essere come quella di Gigi Riva.
Intanto la prossima settimana sarà nominato Gianluca Vialli capodelegazione, ruolo che in passato era stato di Ranucci e Manzini.