Roma, 10 mag. (LaPresse) – I carabinieri della compagnia Roma Centro, nelle province di Roma, Frosinone e Torino, stanno eseguendo un’ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di 10 persone (7 di origine marocchina, un algerino, un italiano ed un albanese) che avevano dato vita ad un traffico internazionale di droga, prevalentemente hashish, importata dal Marocco, tramite la Spagna, e quindi distribuita nelle principali piazze di spaccio romane, ma anche in altre province italiane.
Il gruppo criminale trattava consistenti quantitativi di sostanza stupefacente
Hashish, marijuana e cocaina, adottando raffinate tattiche sia per nascondere la droga, utilizzando autovetture deposito parcheggiate in luoghi strategici, sia per lo spaccio, sotterrando quantitativi di media rilevanza in parchi e aiuole, per poi prelevarne le singole dosi in modo tale da ridurre il danno in caso di intervento delle forze dell’ordine.
Le cessioni agli acquirenti finali, effettuate dai pusher dell’organizzazione, erano dedicate soprattutto ai consumatori delle zone della movida al Pigneto, San Lorenzo, Trastevere, Campo de’ Fiori, Lungotevere, ma anche alle tradizionali piazze di spaccio nei quartieri di Tor Bella Monaca, Centocelle, Borghesiana e Alessandrina.
Nella gestione dello spaccio a San Lorenzo, nel giugno 2016, gli indagati cittadini marocchini, dopo una violenta rissa, misero in fuga una banda di pusher tunisini che volevano insediarsi nella loro piazza di spaccio.
Altrettanto violenta era la disciplina esercitata nel gruppo nei confronti di chi sbagliava che subiva interrogatori da parte dei capi, violenze fisiche per ogni supposta infedeltà o mancanza di cautela nella gestione dei propri compiti.
L’indagine dei carabinieri ha consentito di accertare responsabilità di 28 persone che sono state indagate, di eseguire ulteriori 38 arresti in flagranza per spaccio nonché il sequestro sull’intero territorio italiano di 16 chili di hashish, 4 di marijuana e di cocaina. Sempre nel corso delle indagini, sono stati individuati rapporti di alcuni indagati con esponenti di spicco del clan camorristico Polverino-Orlando di Marano di Napoli, giunti a Roma per vari summit. Sono stati inoltre arrestati, in Spagna, 2 latitanti, colpiti da ordini di cattura internazionali per reati connessi agli stupefacenti, uno dei quali, italiano, trovato in possesso di circa 200 chili di hashish e 3 di cocaina presso la sua villa-bunker in Andalusia.