ROMA – Omicidio nella notte: ucciso un albanese con precedenti penali in semilibertà. Stava tornando in carcere, a Rebibbia, dove aveva l’obbligo di pernottamento. Si indaga sulla malavita locale e quella albanese che nella Capitale sta procurando una lunga scia di sangue
I fatti
A rimetterci la vita un albanese 43enne con precedenti penali in regime di semilibertà. Era appena uscito di casa dopo aver salutato la moglie in via Gabrio Casati, una parallela di via Monte Cervialto quando è stato raggiunto in petto e in testa da proiettili di piccolo calibro che lo hanno freddato sul colpo.L’omicidio è avvenuto nel quartiere Nuovo Salario-Fidene della Capitale. E’ ovvio che sia stata una esecuzione in piena regola, premeditata, probabilmente tra clan di opposta fazione.
Le indagini
Il corpo del pregiudicato era riverso in terra accanto a una Toyota Grigia parcheggiata quando sono giunti sul posto i medici del 118 e i carabinieri Gli investigatori della polizia stanno cercando di ricostruire le ultime ore dell’uomo, i suoi spostamenti e gli ultimi contatti avuti. Toccherà agli agenti della Squadra Mobile ricostruire il quadro dentro il quale l’omicidio è maturato, ma tutti i particolari sembrano condurre al confine con il Tufello, una delle tante piazze di spaccio vicina a SanBa, dove lo spaccio della droga la fa da padrone. Più volte le investigazioni hanno indicato come malavita di spessore e ndrine si fossero alleate con potenti criminali albanesi.