Roma: Ventennale della Direzione Centrale Anticrimine della Polizia di Stato

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a Roma, nella Sala Palatucci del Polo Tuscolano, si è celebrato il ventennale della Direzione Centrale Anticrimine (DAC) della Polizia di Stato. All’evento hanno partecipato il Ministro dell’Interno, Pref. Matteo Piantedosi, il Capo della Polizia – Direttore Generale della Pubblica Sicurezza, Prefetto Vittorio Pisani, il Presidente della Commissione Antimafia On. Chiara Colosimo e il Procuratore Nazionale Antimafia e Antiterrorismo Giovanni Melillo. Il Direttore Centrale Anticrimine Prefetto Alessandro Giuliano ha aperto i lavori, cui ha fatto seguito una tavola rotonda moderata dal giornalista Giovanni Bianconi, incentrata sulle sfide passate e future della DAC.

Il Ministro Piantedosi ha sottolineato l’unicità della DAC nel panorama delle forze di polizia, nata 20 anni fa con l’obiettivo di integrare prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, in sinergia con l’autorità giudiziaria e la Direzione Nazionale Antimafia e Antiterrorismo. Ha evidenziato i grandi successi investigativi e operativi conseguiti, con la cattura di pericolosi latitanti e il sequestro di beni per miliardi di euro, frutto di attività illecite. Ha inoltre riconosciuto l’abilità della DAC nel mantenersi aggiornata, grazie alla formazione del personale e all’utilizzo di tecnologie avanzate, intervenendo efficacemente in ambiti strategici come la tratta di esseri umani, il traffico di stupefacenti, la corruzione e la violenza di genere.

Il Capo della Polizia Pisani ha aggiunto che la DAC garantisce una direzione unitaria su misure di prevenzione, controllo del territorio e attività investigative, coordinando il contrasto a diverse forme di criminalità, dalla criminalità organizzata alla criminalità comune. Ha sottolineato il valore aggiunto della DAC nella centralizzazione delle informazioni provenienti da diversi settori, consentendo un’attività di contrasto più efficace e proattiva. Formazione, strumentazione e direzione unitaria sono, secondo Pisani, l’espressione della lungimiranza di chi ha creato un ufficio capace di centralizzare e mettere a sistema informazioni e capacità di contrasto.

Nata per unificare le attività operative di prevenzione e contrasto alla criminalità organizzata, la DAC si è evoluta costantemente. Inizialmente composta dal Servizio Centrale Operativo (SCO), dal Servizio Controllo del Territorio (SCT), dal Servizio Polizia Scientifica e dall’Ufficio Affari Generali, nel 2017 ha visto la creazione del Servizio Centrale Anticrimine (SCA). Dal maggio 2024, il Servizio Polizia Scientifica è confluito nella nuova Direzione Centrale per la Polizia Scientifica e la Sicurezza Cibernetica. Attualmente, la DAC è composta da tre Servizi operativi e dall’Ufficio Affari Generali, ognuno con specifiche competenze.

In questi vent’anni, la DAC si è fortemente impegnata nella prevenzione, soprattutto contro la violenza di genere, attraverso campagne come “Questo non è amore” e protocolli con enti e associazioni. Collabora strettamente con l’Autorità Giudiziaria e vanta una significativa proiezione internazionale.

Guardando al futuro, la DAC si impegna a consolidare le proprie capacità attraverso l’innovazione tecnologica e la formazione continua, sviluppando programmi come “Cerebro” per le indagini patrimoniali e integrando tecnologie avanzate nelle attività di prevenzione e controllo del territorio. La formazione specialistica continua assicura operatori preparati ad affrontare le evoluzioni criminali e tecnologiche.

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