Rose antiche: guida alla coltivazione in Italia

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Rose antiche
Rose antiche

Le rose vintage, conosciute anche come “antiche”, sono varietà coltivate secoli fa e oggi riscoperte per tre qualità principali: profumi intensi, notevole resistenza alle malattie e una bellezza senza tempo. Questi esemplari rappresentano un patrimonio botanico prezioso per ogni giardino.

Esistono numerose varietà, ciascuna con una sua storia e peculiarità. La Rosa Damascena, originaria della Siria, è celebre per la sua fragranza inebriante, utilizzata in profumeria. La Gallica, una delle più antiche in Europa, si distingue per i colori vivaci e la sua natura rustica.

Una menzione speciale merita la Rosa variegata di Bologna, un vanto italiano dei primi del Novecento, con i suoi petali rossi striati di bianco e un profumo intensissimo, che fiorisce in primavera. Altrettanto affascinanti sono la Rosa Alba, con i suoi fiori candidi e un portamento eretto, e la Centifolia, detta “rosa a cento petali” per i suoi capolini grandi e pieni.

Per chi desidera una soluzione rampicante, la Rosa Crepuscole, nata in Francia nel 1904, offre fioriture continue fino all’autunno. Infine, le rose Portland sono un gruppo compatto che garantisce una fioritura ripetuta e un profumo avvolgente.

La coltivazione di queste piante parte da una regola fondamentale: amano il sole. Per una fioritura rigogliosa è indispensabile una posizione che garantisca almeno sei ore di luce solare diretta al giorno. L’esposizione al sole aiuta anche a prevenire le malattie fungine, riducendo l’umidità sulle foglie. È tuttavia consigliabile proteggerle da venti forti che possono disidratare i fusti e danneggiare i boccioli.

La loro resistenza è notevole: sopportano sia il caldo intenso sia temperature rigide, anche sotto i -20°C.

Il terreno ideale deve essere ben drenato e leggermente acido, con un pH compreso tra 6,0 e 6,5. Un suolo troppo compatto o argilloso può provocare ristagni idrici, dannosi per le radici. Per migliorarlo, si può aggiungere compost, sabbia e altra materia organica.

Le annaffiature devono essere regolari, specialmente nei mesi più caldi, ma senza mai esagerare. È preferibile irrigare al mattino presto, bagnando solo la base della pianta per evitare che l’umidità notturna sulle foglie favorisca lo sviluppo di funghi.

La potatura è un’operazione cruciale per la salute della pianta e per stimolare nuove fioriture. Va eseguita all’inizio della primavera, una volta scongiurato il pericolo di gelate tardive. Si devono rimuovere tutti i rami secchi, morti o danneggiati e accorciare gli altri per incoraggiare una crescita vigorosa.

Sebbene più robuste delle varietà moderne, anche le rose vintage possono subire attacchi di malattie fungine come ruggine e oidio. In questi casi, si possono usare fungicidi naturali a base di zolfo o bicarbonato di sodio e rimuovere le foglie infette.

La coltivazione in vaso è possibile, sebbene non ideale. Richiede contenitori molto grandi, con dimensioni minime di 50x50x50 cm. È inoltre necessario rinnovare ogni anno lo strato superficiale del terriccio e garantire irrigazioni costanti durante la bella stagione.

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