MILANO – “Sono giocatori che si trovano bene insieme, sono solidali, si aiutano. Ognuno sa qual è il suo ruolo e tutti riescono a fare gesti tecnici giusti al momento giusto. È bello vederli giocare”. A dirlo, in un’intervista al Corriere della Sera, all’idomani della storica vittoria degli azzurri del rugby contro l’Australia, è Diego Dominguez, ex numero 10 di una nazionale che fu tra le più forti della storia del rugby azzurro. “La mischia è efficace, nell’uno contro uno siamo sempre stati avanzanti, a placcare vanno in due, uno ferma l’avversario e l’altro va a caccia del pallone. Ci sono sei uomini che combattono come non ci fosse un domani, la prima e la terza linea. Prendiamo l’Australia, è stata un po’ pigra nel sostegno e lì i nostri sono stati micidiali”, sottolinea Dominguez, che spiega: “Si vede che questa Nazionale ha uno spogliatoio sereno, si vede che in campo si divertono, che hanno fiducia. L’autostima, in uno sport di combattimento come il rugby, aiuta, può addirittura essere decisiva. Poi, è chiaro, c’è la qualità dei giocatori: Ferrari, Ruzza, Ioane, Lamaro, Capuozzo. Tutti sono cresciuti, hanno alzato il loro livello. Sei azzurri sono titolari in Francia e in Inghilterra. Prendiamo il pacchetto, su otto sei giocano insieme nel Benetton, si conoscono, sono amici, si aiutano. Nella carriera di un giocatore a un certo punto scatta qualcosa, un clic che può cambiare le sue prestazioni”.
(LaPresse)