WASHINGTON – Il presidente americano, Donald Trump, non accetterà di essere ascoltato dal procuratore speciale per il Russiagate, Robert Mueller, che indaga sulla possibile collusione tra la Russia e la campagna elettorale del repubblicano durante le elezioni del 2016. Lo ha dichiarato l’avvocato di Trump, Rudy Giuliani: “Dovrebbero passare sul mio cadavere”. Ha risposto così quando gli è stato chiesto se Trump avrebbe risposto sì a una eventuale convocazione di Mueller, in un’intervista a Fox News.
Russiagate, Trump rifiuta il colloquio con Mueller
La legittimità dell’inchiesta, bollata come “caccia alle streghe” da Trump, è costantemente messa in dubbio anche dal suo staff. Trump ha risposto il mese scorso per iscritto alle domande degli investigatori del Russiagate. Ma resta il dubbio su un possibile faccia a faccia tra Mueller e il presidente.
La tesi di Giuliani, avvocato del tycoon
L’indagine di 19 mesi sulla possibile collusione ha portato a decine di incriminazioni per reati federali, confessioni, accordi e condanne. Ma Giuliani ha parlato anche dei versamenti a due donne che affermano di avuto relazioni sessuali con Trump, affermando che i pagamenti non abbiamo violato leggi federali perché pensati per evitare a Trump guai in famiglia, non per influenzare il voto. “Posso produrre testimoni secondo cui il presidente era preoccupato per l’effetto sui figli e sul matrimonio”, ha detto Giuliani a Fox, “posso produrre 20 testimoni”.
Cohen è stato condannato a 3 anni di carcere
La scorsa settimana l’ex avvocato personale di Trump, Michael Cohen, è stato condannato a tre anni di carcere in relazione ai pagamenti a una ex modella e attrice per adulti. Cohen ha detto di essere pentito di aver aiutato il presidente ad assecondare i suoi “sporchi bisogni”. Trump, che inizialmente aveva smentito di essere a conoscenza dei pagamenti, li aveva poi attribuiti a cattivi consigli di Cohen.
(Lapresse/AFP)