Ryanair, sciopero europeo il 28 settembre: a rischio migliaia di passeggeri

Continua il braccio di ferro tra dipendenti e vertici dell'azienda

LaPresse / Nicolò Campo

BRUXELLES (AWE/AFP) – La data era già trapelata nei giorni scorsi, ma ora arriva l’ufficialità. Il 28 settembre rischia di essere un ‘venerdì nero’ per i passeggeri di Ryanair. Dopo che i sindacati di cinque paesi europei hanno annunciato lo sciopero del personale di volo. Migliaia di viaggiatori potrebbero rimanere a terra in Belgio, Paesi Bassi, Italia, Spagna e Portogallo. Intanto per gli assistenti di volo dipendenti dalla compagnia irlandese basati in Italia, Fit Cisl, Anpac e Anpav e Ryanair hanno firmato oggi un accordo che definisce “i punti qualificanti” per arrivare a un contratto collettivo di lavoro.

I dipendenti Ryanair minacciano uno sciopero al mese

Dopo un’estate di trattative con il management della compagnia irlandese, “non è cambiato nulla, Ryanair continua a violare le leggi locali ed europee”. Lo ha denunciato Didier Lebbe, portavoce del sindacato belga Cne, che in una conferenza stampa a Bruxelles ha dato conferma dell’iniziativa. Il leader sindacale ha minacciato “uno sciopero al mese fino a quando la situazione non cambierà”.

Il direttore marketing del vettore, Kenny Jacobs, non si è mostrato preoccupato e ha detto che l’iniziativa dei sindacati sarà un “fallimento”. Parole che non rassicurano più di tanto i passeggeri, se si pensa che l’ultima volta che i dipendenti Ryanair hanno incrociato le braccia in cinque paesi, il 10 agosto, hanno provocato circa 400 cancellazioni di voli. Con oltre 55mila clienti coinvolti.

Lo sciopero ha visto la cancellazione di 150 voli

Questo mercoledì uno sciopero di 24 ore di piloti e personale di volo ha comportato la cancellazione di 150 voli Ryanair da e per la Germania. I dipendenti tedeschi chiedono l’istituzione di un salario minimo, contratti locali e non irlandesi e la presa in considerazione di tutte le ore lavorate. Comprese quelle prima e dopo il decollo dell’aereo. In generale, i sindacati accusano la compagnia per l’uso di contratti precari e il dumping sociale.

Le prossime trattative e il braccio di ferro con i dipendenti

L’azienda respinge queste accuse, sostenendo di pagare i piloti meglio dei concorrenti, cosa che questi dipendenti negano. In una conferenza stampa a Londra, mercoledì, l’a.d. Michael O’Leary si è rammaricato per le ultime cancellazioni, ma ha fatto capire che non intende tirarsi indietro. Gli scioperi sono un male “necessario”, ha detto, ma l’azienda deve lottare per mantenere il suo modello ‘low cost’.

Nei prossimi giorni in Italia proseguirà il confronto per definire gli ultimi dettagli ed arrivare alla sottoscrizione definitiva dle contratto degli assistenti di volo. Fit Cisl, Anpac e Anpav tratteranno anche con le agenzie Workforce e Crewlink per la definizione di analogo ceontratto anche a favore degli assistenti di volo contrattualizzati dalle stesse.

di Simone Gorla

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