Londra (Regno Unito), 21 mag. (LaPresse/AFP) – Ryanair ha registrato un aumento del 10% dell’utile netto a 1,45 miliardi di euro nell’anno fiscale terminato lo scorso 31 marzo. Il risultato è in linea con la guidance della compagnia aerea low cost. Ryanair ha trasportato 130,3 milioni di passeggeri nel corso dell’anno, registrando un aumento del 9% e un nuovo record per la società irlandese, che ha mostrato progressi in Germania, Italia e Spagna. Il prezzo dei biglietti aerei è diminuito in media del 3%, a 39,40 euro per volo. Le entrate accessorie di Ryanair sono aumentate del 13%, con il fatturato della compagnia in crescita dell’8% a 7,151 miliardi. La società irlandese ha accolto con favore questo risultato “in un anno caratterizzato da un eccesso di capacità nel mercato europeo del trasporto aereo, che ha portato a un calo dei prezzi dei biglietti” e da “un rimbalzo dei prezzi del petrolio e dal nostro problema di pianificazione di settembre 2017”. La low cost irlandese ha dovuto effettivamente fronteggiare una crisi con i piloti, quando ha dovuto cancellare 2.000 voli in una prima tornata a settembre e 18.000 in una seconda tra novembre e marzo 2018. Per affrontarla, Ryanair ha avviato un processo di riconoscimento dei sindacati. Per l’esercizio in corso da aprile 2018 a marzo 2019, che sarà contrassegnato alla fine di marzo 2019 dalla Brexit, la società rilasciato previsioni “sul fronte pessimista della prudenza” e stima un calo dell’utile netto tra 1,25 e 1,35 miliardi di euro.