ROMA – “Riteniamo positivo che anche le Istituzioni abbiano deciso di sollevare il tema della questione salariale nel nostro Paese. Nel corso dell’audizione che si è tenuta oggi in commissione lavoro al Senato sul salario minimo abbiamo, infatti, sostenuto che è necessario sancire l’erga omnes dei Ccnl sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali e datoriali maggiormente rappresentative a livello nazionale dando, in questo modo, anche valore legale ai trattamenti economici complessivi in essi stabiliti”. Così in una nota la segretaria confederale Uil Tiziana Bocchi. “La contrattazione collettiva in Italia copre, d’altronde, la totalità del lavoro dipendente. Abbiamo, di conseguenza, sottolineato l’esigenza di incrementare i controlli ispettivi al fine di stroncare l’evasione contrattuale e la stipula di contratti in dumping. Questi sì, fanno in modo di trascinare verso il basso la retribuzione delle lavoratrici e dei lavoratori italiani”, aggiunge.
Il rischio
“Siamo convinti, infine, che la questione salariale rientri a pieno titolo nell’ambito dell’autonomia delle Parti Sociali e crediamo che sia assolutamente necessario avviare una fase di confronto serrata e continua con il Governo per evitare che gli obbiettivi condivisibili che stanno muovendo la loro azione non riescano a ottenere i risultati auspicati o, peggio, finiscano per andare a impattare negativamente sugli attuali livelli retributivi italiani”, conclude Bocchi.
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Salario minimo, Uil: “Dare valore legale a trattamenti economici Ccnl”
"Riteniamo positivo che anche le Istituzioni abbiano deciso di sollevare il tema della questione salariale nel nostro Paese. Nel corso dell'audizione che si è tenuta oggi in commissione lavoro al Senato sul salario minimo abbiamo, infatti, sostenuto che è necessario sancire l'erga omnes dei Ccnl sottoscritti dalle Organizzazioni sindacali"