ROMA – “I saldi stanno tornando ad essere un evento atteso dai consumatori e fanno riguadagnare terreno anche ai negozi fisici, nonostante l’ascesa dello shopping online. Ci aspettiamo che quasi il 50% dei romani faccia acquisti”. Lo dice a LaPresse Valter Giammaria presidente di Confesercenti di Roma e provincia.
Un dato positivo su cui si innesta speranza per il futuro. Infatti, prosegue Giammaria, non solo “le vendite promozionali di dicembre per il settore abbigliamento sono andate molto meglio dell’anno scorso” ma ci si aspetta anche che il trend prosegua per tutta la stagione della scontistica invernale. Secondo le previsioni di Confesercenti Roma, quasi il 50% dei romani progettano di acquistare con i saldi, spendendo in media 150 euro a testa.
Anche perché, dice Giammaria, “gli acquisti per i regali di Natale hanno avuto un budget più che moderato”. Ora invece si prevede una spesa maggiore. “Soprattutto nel settore calzature e maglieria, dove si orienteranno maggiormente gli acquisti: rispettivamente, il 47% e del 45% di Roma e provincia. Seguono poi la camiceria (26%), capispalla (24%), intimo (22%), borse (15%) e accessori come sciarpe e cinture (12%)”.
A riprova del fatto – spiega il presidente – che “i saldi sono ancora un evento che esercita attrattiva sui consumatori”. Per questo andrebbe rilanciato, e supportato da ulteriori iniziative: “va rilanciata la politica dei saldi”, afferma infatti il presidente. Anche perché “l’incasso dei saldi invernali e primaverili costituisce il 30-35% del totale annuale dei negozi in Italia”. Dunque una maggiore attenzione, in futuro, si rivelerà essenziale, soprattutto per coordinare altre iniziative di scontistica ed evitare che si accavallino, vanificandone i benefici. Il presidente si riferisce in particolare al Black Friday – che quest’anno ha penalizzato i saldi invernali, anticipandoli, in molte regioni – e all’e-commerce in generale. “Il divieto di effettuare promozioni 30 giorni prima dell’inizio dei saldi andrebbe esteso, o perlomeno adattato, anche all’e-shopping”, conclude Giammaria.
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