Salone Mobile, Coldiretti: “L’80% del legno è importato dall’estero”

L’Italia importa dall’estero più dell’80% del legname necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento, nonostante il fatto che più di 1/3 (38%) della superficie nazionale sia coperta da boschi per un totale di 11,4 milioni di ettari.

TORINO – L’Italia importa dall’estero più dell’80% del legname necessario ad alimentare l’industria del mobile, della carta o del riscaldamento, nonostante il fatto che più di 1/3 (38%) della superficie nazionale sia coperta da boschi per un totale di 11,4 milioni di ettari. E’ quanto emerge da una analisi della Coldiretti in occasione del salone del mobile in un 2021 sconvolto da 153.690 ettari di terreno devastati dagli incendi. Un dramma che oltre all’impatto ambientale ha peraltro anche l’effetto – sottolinea la Coldiretti – di aumentare il deficit commerciale nel settore del legno con un valore delle importazioni pari a 3,4 miliardi nel 2020 ed un incremento del 33% nei primi cinque mesi del 2021. Per difendere il bosco italiano – continua la Coldiretti – occorre creare le condizioni economiche e sociali affinché si contrasti l’allontanamento dalle campagne e si valorizzino quelle funzioni di vigilanza, manutenzione e gestione del territorio svolte dagli imprenditori agricoli, anche nei confronti delle azioni criminali. Gli oltre diecimila, fra boscaioli e aziende agricole forestali, che in Italia si dedicano alla buona gestione degli alberi e alla prima lavorazione dei tronchi in tutta Italia, sono la colonna portante – continua la Coldiretti – della filiera del legno e del mobile Made in Italy.

In questo contesto Coldiretti e Federforeste hanno elaborato un progetto nell’ambito del PNRR per piantare in Italia milioni di alberi nell’arco dei prossimi cinque anni nelle aree rurali e in quelle metropolitane anche per far nascere foreste urbane con una connessione ecologica tra le città, i sistemi agricoli di pianura a elevata produttività e il vasto e straordinario patrimonio forestale presente nelle aree naturali. Ma per difendere l’economia del Paese e garantire ai consumatori la possibilità di una scelta consapevole anche sull’arredo che si mettono in casa – sottolineano Coldiretti e Federforeste – è necessario arrivare, come avviene con le etichette d’origine per il cibo che mettiamo nel piatto, a una carta d’identità del legno che permetta al consumatore di essere informato sulla provenienza ma anche sulla sostenibilità del legname impiegato per i mobili o per il riscaldamento perché dietro a ogni tavola utilizzata – concludono Coldiretti e Federforeste – vive un mondo fatto di territori e persone con un’intera filiera composta da agricoltori boscaioli, segherie, trasportatori, industrie e artigiani.

LaPresse

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