ROMA – Il diabete di tipo 2 in Italia colpisce quasi 5 milioni di persone (dati ISTAT 2016: circa 4 milioni di soggetti con diabete noto e più di un milione che non ha percezione della malattia). Ciò che alla vigilia della Giornata Mondiale del Diabete che si celebra il 14 novembre desta il maggior allarme è che quasi un milione di soggetti soffre di diabete ma non ne è consapevole: si tratta infatti di una malattia subdola, senza sintomi evidenti; è pertanto fondamentale diagnosticarlo per tempo, anche perché le terapie oggi disponibili permettono di intervenire efficacemente nelle prime fasi della patologia, che può causare un rischio di malattia cardiovascolare quasi doppio rispetto a chi non ne è affetto.
Recenti studi hanno smentito un pregiudizio diffuso secondo cui il rischio cardiovascolare sia maggiore negli uomini che nelle donne. Da alcuni anni, in particolare, l’evidenza scientifica ha dimostrato come ci sia un’importante differenza nell’evoluzione dei rischi cardiovascolari legati al diabete.
“Le donne diabetiche hanno un rischio di sviluppare una malattia coronarica maggiore del 44% rispetto agli uomini – sottolinea Cesare Berra, Direttore del Dipartimento Endocrinologo-Metabolico del Gruppo MultiMedica di Milano. – Nelle donne è maggiore anche il rischio di incorrere un ictus: è di 2,28 nel genere femminile e di 1,83 negli uomini. In particolare questo evento avverso emerge con frequenza in una popolazione molto ben definita, quale quella delle donne in età adulta tra i 35 e i 54 anni”.
(LaPresse)