ROMA – Le evidenze scientifiche sull’uso della cannabis medica sono ‘deboli’, o al massimo ‘moderate’ in alcuni settori. Lo scrive il primo rapporto sul tema pubblicato dall’European Monitoring Centre for Drugs and Drug Addiction, l’agenzia europea che si occupa di droghe, che passa anche in rassegna le differenti legislazioni degli stati membri sul tema.
Lo scetticismo
La prima parte del documento è dedicata alle evidenze scientifiche disponibili sulla cannabis medica. Nel campo della nausea provocata dalla chemioterapia, ad esempio, le prove che la cannabis sia utile sono considerate ‘deboli’, e lo stesso giudizio viene dato per la stimolazione dell’appetito nelle persone con Aids. Addirittura insufficienti sono secondo gli esperti le evidenze di benefici nel campo delle cure palliative per i tumori e per diversi altri utilizzi, dalla depressione all’infiammazione dell’intestino.
Utile nella sclerosi
Gli unici campi di applicazioni in cui invece la forza delle prove scientifiche è considerata ‘moderata’ sono negli spasmi muscolari delle persone con sclerosi multipla, nel dolore cronico non associato a tumori e nell’epilessia infantile non trattabile. “Questo mette l’accento sul bisogno di più ricerca e studi clinici – concludono gli esperti – compresi test più ampi e meglio progettati, ricerche sui dosaggi ed eventuali interazioni e studi sugli effetti a lungo termine.
Lussemburgo capofila
La nuova coalizione di governo del Granducato di Lussemburgo ha annunciato la scorsa settimana di volere avviare una riforma delle politiche sulle droghe che permetta l’uso ricreativo della cannabis. Il piccolo paese del centro Europa, poco più di 500.000 abitanti, si candida così ad essere il capofila della riforma sulla cannabis nell’Unione Europea.
L’annuncio
E ‘stato dato la settimana scorsa durante una conferenza stampa tenuta dai tre partiti della coalizione di governo – Partito Democratico (PS), Partito socialista operaio lussemburghese (LSAP) e I Verdi (déi gréng), come riporta il Luxembourg Times. Sarà implementato un sistema di distribuzione commerciale, al quale però potranno accedere solo i residenti del Principato, mentre verranno applicate sanzioni per chiunque distribuisca ai minori o nelle scuole.