CHIOMONTE – Lo avevano annunciato a chiare lettere e così è stato. L’arrivo del ministro dell’Interno Matteo Salvini al cantiere per l’alta velocità a Chiomonte è stato preceduto da diversi momenti di tensione. Protagonisti polizia e manifestanti No Tav che avevano accolto la notizia del leader della Lega in maniera decisamente negativa.
Le tensioni al cantiere di Chiomonte
Salvini visiterà il cantiere della Torino-Lione dove già da diverso tempo, nonostante le avverse condizioni climatiche, si sono presentati decine di attivisti del movimento che si oppone alla realizzazione della nuova ferrovia ad Alta Velocità. Si sono radunate nei pressi della centrale dove, sul versante opposto, hanno trovato gli agenti della polizia di Stato in assetto antisommossa. Non sono mancati i momenti violenti visto che, secondo alcune testimonianze, i poliziotti avrebbero reagito ad alcune provocazioni con qualche manganellata.
Le parole di Salvini e Di Maio
Nella zona è in corso una abbondante nevicata ma questo non ha fermato i manifestanti decisi a scontrarsi almeno verbalmente con il ministro. Di contro Salvini sembra deciso ad andare avanti: “L’Italia ha bisogno di viaggiare di più, ha bisogno di opere. Sarò al cantiere della Tav di Chiomonte anche per portare la solidarietà ai poliziotti”.
Sulla questione ancora una volta pareri discordanti tra lo stesso Salvini e l’altro vicepremier Luigi Di Maio. Che non sarà presente per una motivazione già chiarita in passato: “Non vado a Chiomonte – ha affermato il pentastellato – perché lì non è stato scavato ancora un solo centimetro ma c’è solo un tunnel geognostico. Per me il cantiere in questione non è un’opera incompiuta ma una mai iniziata. La spesa della Tav – ha concluso Di Maio – può essere tranquillamente dirottata sulla metropolitana di Torino o sull’autostrada Asti-Cuneo. Lasciamo i soldi a quel territorio ma investiamoli per cose prioritarie”.