Salvini a muso duro con i 5 Stelle: “State zitti e pensate a lavorare”

Il ministro dell'Interno difende il suo operato: "Reati in calo grazie a me"

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Matteo Salvini

ROMA – Arriva l’ultimatum di Matteo Salvini ai M5S: “Tappatevi la bocca e lavorate. E’ l’ultimo avviso”. Il vicepremier leghista ha parlato a 360 gradi a “Spazio Novecento” a Roma. Ha risposto al Papa sui migranti, ha ribadito (con l’ultimatum di cui sopra) che il governo “per me va avanti cinque anni”, ha attaccato sulle scritte “Salvini morto” comparse sui muri di alcune città, ha rivendicato al suo lavoro di ministro degli interni il calo dei reati e ha ribadito il giudizio negativo sull’amministrazione di Virginia Raggi a Roma.

L’ultimatum a M5S

“Gli amici dell’M5s pesino le parole – ha detto Salvini -. Se dall’opposizione insulti e critiche sono ovvie, da chi dovrebbe essere alleato no. La mia parola è una e questo governo va avanti cinque anni, basta che la smettano di chiacchierare. Mi dicono ‘tiri fuori le pallè? Ricevo buste con proiettili per il mio impegno contro la mafia. A chi mi attacca dico tappatevi la bocca, lavorate e smettete di minacciare il prossimo. È l’ultimo avviso”. 

Reati in calo 

“I reati sono scesi del 15%, da ministro rispondo alle polemiche con i fatti”. Matteo Salvini replica con i numeri a chi lo accusa di pensare troppo ai comizi e poco alla sicurezza del Paese. Nel dettaglio, il giorno dopo le polemiche incrociate di Pd e M5S, il Viminale fa sapere che, rispetto allo scorso anno, gli omicidi sono calati del 12,2%, ferimenti e rapine di oltre il 20% e le violenze sessuali del 32%. Bene anche i dati sull’usura (-37,2% rispetto al 2018) e quelli sullo sfruttamento di prostituzione e pornografia minorile (-42%). “Sono al lavoro, da ministro dell’Interno, per arrestare mafiosi, assassini, spacciatori e delinquenti in genere: la mia attenzione resta alta”, dice, ringraziando le forze dell’ordine e assicurando che “l’assunzione e l’entrata in servizio delle migliaia di donne e uomini in divisa, così come abbiamo previsto nell’ultima legge finanziaria, porteranno numeri ancora migliori”. 

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