Salvini in tour dalla Toscana rassicura: “Il governo durerà”

Il vicepremier e ministro dell'Interno ha dichiarato che la durata dell'esecutivo non è in pericolo

Foto Fabio Cimaglia / LaPresse in foto Matteo Salvini

FIRENZE – Nessun vento di crisi spira sul governo e nessuna sfiducia da parte del leader della Lega nei confronti del premier. Oggi Matteo Salvini, in tour elettorale in Toscana, che lo ha portato nelle piazze di San Giuliano Terme (Pisa), Capannori (Lucca), Montecatini Terme (Pistoia), Prato, Scandicci (Firenze), con conclusione alle 21 a Figline Valdarno (Firenze), ha smorzato un po’ i toni del contrasto con l’alleato di governo e con il presidente del Consiglio Giuseppe Conte sul caso Siri, attribuendo la responsabilità delle polemiche ai media, assicurando che l’esecutivo gialloverde durerà fino alla fine della legislatura e ribadendo la fiducia al premier.

Il vicepremier Salvini rassicura sulla durata del governo gialloverde

“Io penso a lavorare e la mia parola vale più dei sondaggi: il Governo durerà altri 4 anni e agli italiani non frega niente di quello che titolano i giornali o i telegiornali che rincorrono polemiche inutili. E’ per questo che vendono sempre meno e i dibattiti televisivi perdono ascolti”, ha attaccato il vicepremier dal palco di San Giuliano Terme dove, alle 9 di questa mattina, la piazza era piena di suoi sostenitori. “I giornalisti sono liberi di scrivere quello che vogliono – ha aggiunto – ma poi non si devono lamentare se i giornali vendono sempre meno. Io la sera preferisco guardare Peppa Pig con mia figlia”.

L’attacco al mondo dell’informazione

Così il segretario del Carroccio ha inserito anche i giornalisti nella schiera dei ‘nemici’ da utilizzare nell’ormai consolidata e produttiva retorica. Ma, non potendo ridurre tutto il contrasto sul caso Siri alla sola responsabilità della stampa, Salvini ha ricordato agli alleati 5 Stelle che “il governo va avanti, ma in un Paese civile si è innocenti fino a prova contraria e i processi si fanno in tribunale, non nelle piazze o in televisione”. E da Montecatini Terme ha aggiunto: “Sto imparando a fare yoga, mi tappo le orecchie, la bocca, non guardo i tg e guardo solo avanti. Non rispondo alle polemiche, voi ci pagate lo stipendio per portare avanti le cose concrete, lascio che siano gli altri a litigare”.

Le proposte nel Consiglio dei ministri

Per quanto riguarda le future iniziative, il vicepremier ha spiegato che “mi sto impegnando a cancellare lo strumento di tortura fiscale che sono gli studi di settore” e “porterò la proposta nel prossimo Consiglio dei ministri, vediamo se i 5S mi danno una mano”, e ha garantito che “la fottutissima legge Fornero la cancelleremo tutta, emendamento per emendamento: l’obiettivo è quota 41”.

Dopo aver ricordato che “abbiamo riportato l’educazione civica a scuola come materie di studio obbligatorio”, ha annunciato che “ora chiederò che venga rimesso anche il grembiulino ai bambini per evitare che ci sia chi viene con le felpe da 700 euro. Già so che diranno che lo faceva anche il Duce, ma siamo in democrazia e bisogna riportare ordine e disciplina”. Altre proposte di legge a marchio Lega riguarderanno il contrasto all’abbandono degli animali, allo spaccio e alle truffe agli anziani.

La stoccata alla sinistra

Ma per infiammare i suoi sostenitori, distogliendo l’attenzione dalle beghe del governo, il segretario del Carroccio ha sfoderato tutto il suo repertorio da campagna elettorale. E allora attacchi mirati alla sinistra a cui, secondo Salvini “è rimasta solo la voglia di scrivere sui muri ‘Salvini muori’, ma più mi insultano e più mi minacciano più io vado avanti dritto come un treno”, e al presidente della Toscana Enrico Rossi, che “l’anno prossimo manderemo in un campo rom, dove ci sono i suoi amici e dove sembra che lui si trovi bene”.

La questione migranti

Poi, sul tema dei migranti, Salvini ha alzato i toni nei confronti di quelli che governavano prima di lui e che “regalavano Paese agli stranieri”, condividendo con la piazza la soddisfazione “per i dati sugli sbarchi, che sono diminuiti del 92% rispetto all’anno precedente: in Italia non si arriva più senza permesso”. Un risultato che, ha evidenziato il ministro degli Interno, “mi costa qualche processo, qualche minaccia e qualche indagine, come quella del tribunale dei ministri di Catania che mi indaga per sequestro di persona aggravato da sequestro di minore, un’ipotesi di reato che comporta una pena fino a 15 anni”. Rimanendo in tema, Salvini ha definito la sentenza “del giudice di Bologna” sull’iscrizione all’anagrafe di un richiedente asilo “vergognosa”.

La legittima difesa

Su un altro argomento caro alle piazze leghiste, la legittima difesa, il vicepremier ha rivendicato il successo dell’approvazione della nuova “sacrosanta” legge. “Spero non capiti mai a me e a nessuno di voi, ma se capitasse a me uno armato e mascherato alle 3 di notte mentre dormono in casa i miei figli – ha promesso – non gli offro il cappuccino: mi muovo io e non esce sulle sue gambe da casa mia, perché è il rapinatore che ha scelto un mestiere pericoloso”. Parlando di famiglia, ha assicurato che “fin che campo difenderò il diritto dei bimbi ad avere la mamma e il papà, non genitore uno, genitore due e genitore quarantatre”.

La castrazione chimica

Nell’elenco degli argomenti cari alla piazza, non poteva mancare la “castrazione chimica per stupratori e pedofili”, per la quale la Lega sta raccogliendo firme, con frecciata alle “anime belle che a sinistra o anche tra i 5 stelle dicono che è incivile: chi mette le mani addosso ai bambini e alle donne è un maiale, un pervertito e non deve farlo più, è quello l’incivile, non una cura democratica e pacifica”.

L’Europa alla soglia delle elezioni

Infine, l’invito al voto per le elezioni europee del 26 maggio. “O salviamo l’Europa adesso – ha esortato – o la lasciamo in mano a un califfato islamico”. “La riscossa del’Europa – ha concluso – passa da casa nostra, l’Italia ha ritrovato orgoglio e rispetto nel mondo”.

(LaPresse/di Francesco Bongiovanni)

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