GENOVA – “Se non hanno più pane, che mangino brioche”. Così avrebbe detto la regina Maria Antonietta prima di essere ghigliottinata dal popolo in sommossa. L’ultima trovata del leader della Lega Matteo Salvini ricorda un po’ il periodo rivoluzionario francese, e non solo per le confezioni di merendine lanciate dal pulpito del palco, che fanno pensare alla discussa frase della sovrana moglie di Luigi XVI. Ci sono le masse, i simboli, la pancia. Il rituale è antico, ma il linguaggio è nuovo ed efficace, e riesce a raccogliere sempre più consensi.
Merendine lanciate dl palco
Ospite alla Zena Fest, la festa del partito a Genova, il segretario del Carroccio ha lanciato merendine ai simpatizzanti presenti per ascoltare il suo intervento. Un gesto chiaramente in polemica con l’idea del ministro Lorenzo Fieramonti di una tassa di scopo su merendine e bibite gassate per finanziare e la scuola. Il leader della Lega prima ha mostrato la confezione di brioche e una bottiglia di chinotto, poi ha lanciato le merendine al pubblico. “Questo è un atto di disobbedienza civile, resisteremo con il chinotto”, ha detto tra gli applausi dei presenti.
La tassa sulle merendine
Il nuovo ministro dell’Istruzione a inizio settembre ha lanciato l’idea di istituire una tassa si scopo di merendine e bibite zuccherate per finanziare gli interventi in favore dell’università e della ricerca. Una micro tassa che dovrebbe arrivare non solo per questi alimenti ma anche per i biglietti aerei. “Sono attività o dannose per la salute, le prime due, o inquinanti. Con i soldi che lo stato ricava si fanno interventi per la ricerca o la scuola”, aveva annunciato. Ieri ha corretto il tiro: “Mi sono permesso di fare una proposta non è detto che il governo debba prenderla in toto. Spetta al Ministro dell’Economia e al Governo tutto fare la legge di Bilancio”.
