MILANO – “Siamo più forti noi. Possono tener duro ancora qualche mese o qualche anno, ma mafia, camorra e `ndrangheta saranno cancellate dalla faccia di questo splendido paese, ce la metteremo tutta”. Lo ha affermato il ministro dell’Interno Matteo Salvini da Sorbolo in provincia di Parma, dove ha consegnato alloggi sequestrati alla `Ndrangheta alla guardia di finanza.
Il vicepremier: lo Stato è più forte, contro di loro mano pesante
“Ci tenevo a onorare un enorme lavoro squadra, lo Stato è più forte”, ha aggiunto, definendo “sovrumano e eroico” il lavoro dell’agenzia nazionale per i beni sequestrati e confiscati, fatto potendo contare su un’ottantina di persone. “L’unico modo di aggredire” la criminalità organizzata, ha detto, “è aggredirli nel portafogli, nei conti in banca. Lo Stato deve fare lo Stato, con le buone, dove è possibile. Con mafia, camorra e ndrangheta in ogni maniera permessa dal codice civile e penale”.
A Roma l’ultimo sequestro contro i Casamonica
Sempre nell’ambito della lotta ai beni illeciti della famiglia Casamonica lo scorso 25 novembre a Roma c’è stato un altro blitz. In quella occasione l ministro dell’Interno ha partecipato insieme al governatore del Lazio Nicola Zingaretti all’abbattimento di una villa confiscata alla famiglia Casamonica nella zona della Romanina, a Roma. Il vicepremier è salito su una ruspa dell’Esercito prima che il mezzo entrasse in azione. Dopo le foto di rito con il caschetto, è sceso.
Nipote del boss sorpresa mentre entrava nella casa con i sigilli
E qualche giorno fa, in una delle case sequestrate alla stessa cosca che controlla parte della zona sud della Capitale, una nipote di un boss della famiglia di malavitosi è stata denunciata per aver violato i sigilli ed entrata nuovamente nell’edificio. Anche in quel caso che si è verificato la scorsa settimana, il vicepremier è intervenuto sulla vicenda rimarcando l’operato dello Stato e delle forze dell’ordine.