ROMA – Il vicepremier Matteo Salvini sogna il primato elettorale in Europa e in Italia. Il risultato delle urne, dopo il prossimo 26 maggio quando si voterà per il rinnovo del Parlamento europeo, sarà determinante per definire nuovi equilibri interni ed esterni al governo gialloverde.
Di pari passo
Salvini, capolista in tutte le circoscrizioni, ha deciso di puntare sulle Europee per pesare la propria forza politica. Laddove la Lega risultasse primo partito le idee sono chiare sul da farsi: approvare la flat tax e abolire l’abuso d’ufficio.
La Flat Tax
“Se la Lega sarà il primo partito in Italia e in Europa, la flat tax sarà la priorità – avverte il ministro dell’Interno –. Abbassare le tasse, è nel contratto di Governo. Nessuno è mai riuscito a fare una tassa unica per imprese e famiglie al 15%, neanche Berlusconi. Una cura Trump, uno shock positivo fiscale per far correre l’Italia – aggiunge -. La Flat Tax è una battaglia della Lega. Qualcuno dice che non si può fare, ma è in vigore in 40 Paesi al mondo”.
Il conflitto d’interessi
L’abuso d’ufficio va abolito per snellire la macchina burocratica e amministrativa, ne è convinto Salvini. “Io voglio scommettere sulla buona fede degli italiani, degli imprenditori, degli artigiani, dei sindaci – dice il leghista –. Abbiamo una burocrazia e una paura di firmare atti, aprire cantieri e sistemare scuole, ospedali. Bisogna togliere burocrazia, togliere vincoli, fare, liberare. Se per paura che qualcuno rubi blocchiamo tutto e allora mettiamo il cartello affittasi ai confini dell’Italia e ci offriamo alla prima multinazionale cinese che arriva”. E chi ruba va in galera.
Dopo il 26 maggio
Il risultato delle elezioni Europee, stando alle dichiarazioni di Salvini e del vicepremier pentastellato Luigi Di Maio non inciderà sulla tenuta del governo che porterà a termine la legislatura. “Se prendiamo più voti noi – tranquillizza Salvini – in Italia non chiederò mezza poltrona in più. Sono elezioni europee e io chiedo il voto per cambiare l’Europa. Voglio cambiare la normativa sulle banche che ha condannato i risparmiatori e quella sull’agricoltura, perché il settore agricolo è fondamentale per l’Italia”.