ROMA – Una manovra estiva, per rendere chiara la direzione che deve prendere il Paese: tagliare le tasse, con o senza procedura di infrazione europea. “Che a Bruxelles si mettano l’animo in pace”, dichiara Matteo Salvini dalla spiaggia di Milano Marittima, intervistato a torso nudo. Per il vicepremier “è ovvio” approvare la Flat Tax, con un taglio di “15 miliardi” che “sono già stati trovati“.
L’anno prossimo, spiega il leader del Carroccio, “tanti italiani pagheranno meno tasse, apriranno nuove imprese e ci saranno più assunzioni”. Delle misure di cui parla Salvini, però, sono in molti a dubitare. Anzi, proprio l’altro vicepremier, Luigi Di Maio, chiede dove si troverebbero i soldi per abbassare le tasse. Una volta individuati, per davvero, dice, “per me la manovra di bilancio si può fare anche domani mattina”, spiega.
Se non è domani, potrebbe essere mercoledì, quando il Consiglio dei ministri dovrà approvare l’assestamento di bilancio. Dal Cdm, nelle intenzioni del premier Giuseppe Conte e del ministro dell’Economia Giovanni Tria, uscirà una rassicurazione per la Commissione europea. Ma il Carroccio sembra voler rilanciare, chiedendo di anticipare la manovra invernale. Non si tratterebbe di un inedito. Nel giugno del 2008, in via XX c’era Giulio Tremonti, che presentò un piano per rassicurare, tra l’altro, la Commissione europea (agli Affari economici c’era Joaquin Almunia).
Di Maio è certamente pronto a parlarne, ma sottolinea che “è responsabilità e onere della Lega, che ha vinto le elezioni europee, avanzare la proposta economica”, senza sbandierare promesse difficili da realizzare. Il leader politico del M5S passa la domenica a Campobasso, in compagnia dell’unico sindaco pentastellato che è riuscito a conquistare un capoluogo alle passate amministrative.
Nella città molisana, il ministro vede sfilare le portantine di legno dei “Misteri”, processione popolare organizzata per la solennità del Corpus Domini. Bambini vestiti da angeli o diavoletti, appesi ai carri portati a spalla, volteggiano per le strade di Campobasso.
Ma Di Maio ha la testa altrove: parla alle telecamere con durezza, prendendosela con chi “prova a scrivere una legge di bilancio a mezzo stampa” (Salvini, appunto) e con chi “prova a minare una forza politica con dichiarazioni, post, libri” (come il compagno Alessandro Di Battista e la senatrice Paola Nugnes, che abbandona polemicamente il Movimento).
Di Battista assicura che risolverà i dissidi con Di Maio, ma sottolinea di agire per il bene del movimento: a suo parere, nel Carroccio molti avrebbero deciso di staccare la spina. “Ho detto certe cose perché, qualora Salvini buttasse tutto all’aria, l’avevo avvisato”, spiega in tv, ospite di Lucia Annunziata.
Poche ore prima, da Catania, Di Battista aveva lanciato l’allarme per un leader del Carroccio che “ogni giorno si berlusconizza di più: ora farà anche trapianti e inizierà a mettere i tacchi”. Salvini, pungolato da SkyTg24, prima si rifiuta di rispondere alla provocazione. Quindi, ritrovandosi intervistato in costume da bagno, punge con l’ironia: “Io come Berlusconi? Beh, il fisico è quello che è…”.
Intanto in casa leghista il sottosegretario Giancarlo Giorgetti da Losanna sembra bocciare l’idea dei minibot, screditando così il presidente della Commissione Bilancio della Camera Claudio Borghi, che subito replica: “E’ una cosa che abbiamo discusso tante volte, anche di recente, Salvini è d’accordo”. Il M5S dal canto suo si dice “sorpreso per la retromarcia” di Giorgetti, ribadendo come l’importante sia “pagare subito le imprese creditrici”.