Sanremo 2025, Olly padrone del Festival. Lucio Corsi secondo

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Olly conquista la 75esima edizione del Festival di Sanremo con il brano “Balorda nostalgia”, imponendosi davanti a Lucio Corsi e Brunori Sas. Il giovane cantautore e rapper genovese ha sbaragliato la concorrenza con una performance convincente e un pezzo che ha saputo conquistare pubblico e critica.

Dietro di lui, Lucio Corsi si aggiudica il Premio della Critica “Mia Martini” con “Volevo essere un duro”, mentre sul terzo gradino del podio si piazza Brunori Sas con “L’albero delle noci”. A completare la top five Fedez con “Battito” e Simone Cristicchi, che con “Quando sarai piccola” si porta a casa anche il premio della Sala Stampa “Lucio Dalla”.

Sin dall’inizio della kermesse, Olly era stato indicato come uno dei favoriti, grazie alla combinazione di una canzone accattivante, una forte presenza scenica e un notevole seguito sui social. Emozionato, ha commentato così la sua vittoria: “È una di quelle cose che non sembra vera quando capita. Ciao a casa, papà, mamma: è assurdo ma è successo”. Ha poi rivolto un tributo a Lucio Corsi, definendolo “un cantautore potentissimo”. Proprio Corsi, con il suo stile stralunato e poetico, si è rivelata la sorpresa dell’edizione, portando sul palco dell’Ariston un’inaspettata dose di originalità e leggerezza.

L’ultima serata del Festival, il primo dopo l’era Amadeus e guidato da Carlo Conti, ha mantenuto il filo conduttore delle precedenti, chiudendo con un lieve sforamento sui tempi previsti. A dare il via alla finale è stata la sigla firmata da Gabry Ponte, che ha fatto ballare il pubblico, mentre Alessia Marcuzzi, con il suo entusiasmo contagioso, ha rischiato un piccolo incidente scendendo dalla scalinata. Accanto a Conti, Alessandro Cattelan, volto del Dopofestival, si è confermato una figura carismatica e in molti lo vedono già come futuro direttore artistico.

La serata ha lasciato spazio alla musica, con poche polemiche e qualche momento toccante. Kekko dei Modà ha dedicato un pensiero all’amico Cash, scomparso due anni fa, mentre Rocco Hunt ha mandato un saluto alla madre. Lucio Corsi, invece, ha reso omaggio al pupazzo Woody di Toy Story. La “quota cultura” è stata rappresentata da Alberto Angela, che ha elogiato l’organizzazione del Festival e ha annunciato la prossima puntata di “Meraviglie” dedicata alla Sicilia di Montalbano, lasciando una porta aperta per il ritorno della fiction di Camilleri.

Uno degli ospiti più attesi è stato Edoardo Bove, calciatore della Fiorentina, costretto a uno stop forzato per un malore in campo. Invitato da Carlo Conti, ha raccontato la sua esperienza e sottolineato l’importanza del primo soccorso, ringraziando chi gli ha dimostrato affetto in questo periodo difficile.

Come ogni edizione, la chiusura del Festival non è stata esente da qualche malumore. Fischi in platea hanno accompagnato il settimo posto di Achille Lauro con “Incoscienti giovani” e il posizionamento di Giorgia con “La cura per me”. Nella classifica finale, Francesco Gabbani si piazza ottavo con “Viva la vita”, i Coma_Cose chiudono decimi con il loro tormentone, mentre Rocco Hunt con “Mille vote ancora” si ferma al quindicesimo posto. Tony Effe, tra i più discussi, chiude al 25esimo posto, mentre Marcella Bella chiude la graduatoria con “Pelle diamante”.

Sanremo 2025 va in archivio con un vincitore giovane e talentuoso e con un Festival che, tra conferme e sorprese, ha saputo rinnovarsi mantenendo intatta la sua tradizione.

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