Sanremo, la rivoluzione di Baglioni: “Il Festival? Non aspettatevi un altro talent”

Le rivelazioni del cantautore romano a Tv Sorrisi e Canzoni

Claudio Baglioni (Foto Guberti/Rasero/LaPresse)

ROMA (LaPresse)Claudio Baglioni festeggerà quest’autunno i 50 anni di carriera con un concerto-evento all’Arena di Verona trasmesso su Raiuno e con un lungo tour. Il cantautore romano ha accettato di parlare solo con Tv Sorrisi e Canzoni di questo e del suo secondo Sanremo da conduttore e direttore artistico: “Presentando la scorsa edizione del Festival dissi che avrei voluto avere più tempo. Sentivo il bisogno di completare il percorso”. Lo spiega Baglioni nella lunga intervista esclusiva che il settimanale pubblicherà nel numero in edicola domani.

La rivoluzione del ‘dittatore’ artistico di Sanremo

“Avevo detto che mi sarebbe piaciuto raddoppiarlo. Ecco, ora succederà. I giovani avranno a disposizione un’intera settimana televisiva. Due prime serate di Raiuno a dicembre, più quattro puntate di avvicinamento nel preserale, sempre su Raiuno. Io per primo lavorerò duro perché questa parte abbia la stessa caratura e la stessa rilevanza del Sanremo di febbraio, al quale approderanno i vincitori delle due serate di dicembre. Credo che la concomitanza con la gara dei Big finisca sempre per togliere luce ai giovani”.

Il Festival non sarà un talent

Baglioni tiene però a precisare che il Sanremo dei giovani “non sarà un talent che si aggiunge a quelli che già ci sono in tv. Non speriamo di pescare un talento tra migliaia di ragazzi che tentano la sorte: selezioneremo talenti veri tra veri talenti. Tutti giovani sì, ma tutti bravi. Non ci saranno cover da eseguire né sfide a eliminazione. Sarà un vero ‘contest’: un concorso, riservato a chi ha già una sua identità artistica e un minimo di esperienza discografica”. Il cantautore conferma anche che anche nella prossima edizione del Sanremo di febbraio non ci saranno eliminazioni tra i Big in gara.

Baglioni festeggia 50 anni di carriera

Baglioni ripercorre poi le tappe della sua carriera: “Nel 1966, con i primi soldi che guadagnai, mille lire per essermi esibito in un cineteatro di quartiere che faceva avanspettacolo, invitai i miei genitori in pizzeria dopo lo show ma i soldi non bastarono e mio padre dovette mettere la differenza”. Parlando poi dello spettacolo che porterà in giro per l’Italia Baglioni anticipa: “Ho cercato di riprodurre visioni ed emozioni che hanno ispirato le mie canzoni quando le scrissi. In questo ho trovato grande appoggio nel regista e coreografo Giuliano Peparini“.

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