Colloqui in prigione, telefonate concordate con la direzione o eventuali permessi premio: dovrebbero essere le uniche occasioni per i detenuti di comunicare con l’esterno. Ed invece, grazie alla circolazione nelle celle di telefonini clandestini, riescono comodamente ad interloquire, nel migliore dei casi, con i familiari e nel peggiore a dare indicazioni ai propri sodali liberi sui traffici illegali.
Gli agenti della polizia penitenziaria, coordinati dalla Procura di S. Maria Capua Vetere, ora diretta da Pierpaolo Bruni, però, per contrastare questo meccanismo, stanno effettuando imponenti operazioni tese a ritrovare e a sequestrare i cellulari. In una di queste attività è stato rinvenuto, nella casa circondariale ‘Francesco Uccella’ un cellulare L8Star.
In relazione al suo utilizzo sono finiti a processo, grazie all’attività investigativa diretta dal pubblico ministero Gionata Fiore, 13 detenuti, accusati di aver comunicato, senza autorizzazione, con l’esterno, tra il 15 e il 21 gennaio 2022, effettuando complessivamente 94 chiamate. Chi dovrà affrontare il processo, a marzo dell’anno prossimo, dinanzi al giudice Maione?
Pasquale Merola, 48enne di Marcianise; Raffaele Crescenzo, 31enne di Napoli; Antonio Fittipaldi, 49enne di Melito; Luigi Roberto Sannino, 38enne di Pozzuoli; Vincenzo Cirillo, 50enne di Melito; Raffaele Golino, 33enne di Marcianise; Alfonso Russo, 34enne di Giugliano in Campania; Pasquale Attanasio, 29enne di Napoli; Pasquale Reale, 37enne di Napoli; Roberto Delle Curti, 52enne di Capodrise; Armando De Simone, 41enne di Marigliano; Marco Santamaria, 49enne di Casagiove; Giovanni Stasi, 59enne di Castel Volturno.
Nel collegio difensivo sono impegnati – tra gli altri – gli avvocati Pasquale Daniele Delle Femmine, Nicola Musone, Nello Sgambato, Ferdinando Letizia, Goffredo Grasso, Elena Buonocore, Davide Piccirillo, Giovanna Mai, Daniele Iorà, Ferdinando Romani, Marco Bernardo e Gerardo Parisi.
