ROMA – Il governo ormai è sul campo di battaglia. E il braccio di ferro con Bruxelles per la mancata approvazione della legge do Bilancio potrebbe avere esiti davvero imprevedibili. Anche sul fronte italiano non mancano però i colpi di scena, con Paolo Savona che sarebbe pronto addirittura a rassegnare le proprie dimissioni.
L’incontro decisivo
La cena del premier Giuseppe Conte con Juncker di sabato sarà decisiva e il premier cercherà di portare a casa una linea soft della Commissione proponendo interventi sulle riforme e preservando però il reddito di cittadinanza e Quota 100. Ma in questa partita c’è un giocatore, a bordo campo, che può cambiare radicalmente tutto.
La lista dei ‘responsabili’
Il ministro agli Affari Europei, Savona, è l’ago della bilancia. Le sue parole di fatto sono state, in questi mesi, pesate e spesso usate come arma contro l’Europa. Adesso, secondo quanto riporta il Corriere, potrebbe essere in cima alla lista dei ‘responsabili’, ovvero in quella lista di nomi di ministri pronti a fare un passo indietro per salvaguardare il futuro del Paese. “A questo punto non bisogna cambiare soltanto la manovra…”, avrebbe detto Savona non escludendo dunque lo scenario di eventuali dimissioni. Uno scenario diverso che ribalta totalmente le voci del ‘cigno nero’ avanzate in questi mesi. E adesso nel governo i ruoli si invertono.
“Savona si è trasformato in Tria”
A quanto pare lo stesso Conte avrebbe detto che “Tria si è trasformato in Savona e Savona si è trasformato in Tria”. Si tratta dell’ultima capriola di un esecutivo che è finito in una sorta di gioco al rialzo che potrebbe riservare colpi di scena inediti. Nella ‘guerra’ d’Europa il ‘generale’ Savona potrebbe decidere di abbandonare il campo.