Sbarchi a Lampedusa, torna l’allarme: 17 in poche ore

A group thought to be migrants from Tunisia aboard a precarious wooden boat waiting to be assisted by a team of the Spanish NGO Open Arms, around 20 miles southwest from the Italian island of Lampedusa, in Italian SAR zone, Thursday July 29, 2021. The NGO assisted more than 170 people who arrived next to the Italian island on board six different wooden dinghies, before the Italian authorities took them to land.(AP Photo/Santi Palacios)

PALERMO – Continuano gli sbarchi nell’isola siciliana di Lampedusa: dopo i 15 matealizzatisi tra venerdì e ieri in poche ore se ne sono registrati altri sette compresa l’imbarcazione di 22 tunisini, tra cui 3 minori e 4 donne, intercettata a 3 miglia dal porto da una motovedetta della guardia di finanza.

L’Sos

E il sindaco delle Pelagie, Filippo Mannino ha fatto appello alle istituzioni: “Oggi iniziano i trasferimenti con i traghetti di linea, domani arriverà la nave Diciotti e si provvederà celermente a svuotare l’hotspot. Chiedo con forza alla prefettura di Agrigento e al ministero dell’Interno di predisporre, almeno per tutto il periodo estivo, una nave umanitaria”.

L’esperienza

Poi il primo cittadino ha fatto un salto a ritroso memore dell’esperienza maturata in precedenza: “Con una nave umanitaria, così come succedeva con le navi quarantena – ha spiegato – riusciremmo a tamponare il sovraffollamento almeno durante l’estate. Si eviterebbero scene di degrado, rischi per la salute e non saremmo in perenne emergenza hotspot”.

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