ROMA – Con 142 sì, 94 no e 17 astenuti il Senato ha dato il via libera allo Sblocca Cantieri, approvando una parziale sospensione del Codice degli Appalti. Si tratta del primo provvedimento del Governo votato in Parlamento dopo le Europee. È vero che c’è stato un tira e molla tra Lega e M5S, proprio sugli appalti, ma alla fine si è trovato un compromesso con la “telefonata del disgelo” tra Matteo Salvini e Luigi Di Maio.
Il pacchetto, che passa ora alla Camera, dovrà diventare legge entro la scadenza del 17 giugno. Rispetto al testo dell’esecutivo ci sono diverse novità.
La sospensione del codice degli appalti
Attraverso un super emendamento, proposto dalla Lega e poi limato dal M5S, si modifica la normativa vigente sugli appalti. È sospeso fino al 2020 l’obbligo per i Comuni non capoluogo di fare gare attraverso stazioni appaltanti. Congelato per due anni il divieto del ricorso all’affidamento congiunto della progettazione e dell’esecuzione dei lavori. Salta l’obbligo di scegliere i commissari tra gli esperti iscritti all’Albo istituito presso l’Anac.
Uno dei nodi più delicati riguarda il subappalto, il cui ricorso viene limitato al 40%, come era stato deciso in commissione al Senato. Vengono poi rimodulate le soglie per l’affidamento dei lavori fuori dai meccanismi di gara, in questo modo: affidamento diretto per importi da 40mila a 150mila euro, previa valutazione di almeno tre preventivi (scelta criticata dall’Anac); tra 150mila e 350mila euro, procedura negoziata con la consultazione di dieci operatori economici; tra 350mila e 1 milione di euro, vanno coinvolti 15 operatori. Al di sopra del milione, viene applicata la normativa europea.
Telecamere in asili e case di cura
Si finanziano poi i sistemi di video-sorveglianza a circuito chiuso in asili e case di cura, al fine di assicurare “la più ampia tutela” a bimbi e anziani. Nello stato di previsione del ministero dell’Interno, per gli asili è prevista una dotazione 5 mln per il 2019 e 15 mln per ciascuno degli anni dal 2020 al 2024. Eguali somme vengono stanziate per le case di cura. Lo stanziamento totale è di 160 mln.
Italia Infrastrutture
Dal 1 settembre, all’interno del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, nascerà la società in-house ‘Italia Infrastrutture’. L’obiettivo è accelerare la cantierizzazione di opere pubbliche tramite stipula di concessioni, supporto amministrativo e gestionale. Il capitale sociale è di 10 mln di euro.
Traforo del Gran Sasso e Mose
Via libera alla nomina di due commissari: in Veneto (per il completamento delle dighe del Mose di Venezia) e in Abruzzo (dove il Traforo del Gran Sasso ha rischiato la chiusura per il rischio di inquinamento idrico). Per il sistema a protezione della città lagunare, il commissariamento è necessario perché il Mose ha costituito “un mastodontico ricettacolo di sprechi e scandali”, spiega il Mise, secondo cui “è una infrastruttura che però, a questo punto, va completata”. In realtà, il Mef ha ridotto di un comma l’emendamento sul Mose, ritenendo non sostenibili i costi della gestione commissariale. Via libera allo sblocco del nodo di Genova e del Terzo valico.
Protezione in caso di recesso autostrade
Ci sarà, attraverso un vaglio preventivo del contratto concessorio da parte della Corte dei Conti, uno scudo contabile per i funzionari pubblici che firmano l’eventuale cessazione anticipata per le concessioni autostradali. La norma assume rilievo nel caso in cui il Governo dovesse procedere nel togliere la concessione ad Autostrade per l’Italia, che potrebbe rivalersi direttamente sul dirigente del ministero dei Trasporti responsabile dell’atto.
Emergenze e aree terremotate
Previste anche diverse norme a favore delle popolazioni terremotate. Ad esempio, per il prossimo anno scolastico, i dirigenti potranno derogare al numero minimo e massimo degli alunni per classe previsto dalle norme in vigore. Ci sarà anche un nuovo sistema di comunicazione di emergenza per tutte le calamità: in caso di necessità, la protezione civile invierà sms a tutti i cellulari presenti nelle aree interessate con indicazioni da seguire.
Sport e salute
Dal primo gennaio 2020 l’ex Coni servizi, ora società ‘Sport e Salute’ sarà centrale di committenza per gli appalti pubblici. L’obiettivo è “ottimizzare le procedure di affidamento degli appalti pubblici per la realizzazione delle scelte di politica pubblica sportiva e della relativa spesa pubblica”.
(LaPresse/di Matteo Bosco Bortolaso)