Scienza, ricostruire la storia dell’uomo seguendo steroli fecali: primo test sui Maori

Questo nuovo studio aggiunge la prova scientifica definitiva del loro arrivo nell'area

Foto LaPresse - Stefano Porta 03/06/2017 Milano (Ita) Cronaca Il Laboratorio Analisi Sostanze Stupefacenti dei Carabinieri nella Caserma Montebello di Via Vincenzo Monti

MILANO (LaPresse) – Raccontare la presenza umana sul pianeta seguendo l’accumulo in suoli e sedimenti di questi composti chimici nelle feci umane. Scienziati dell’Università Ca’ Foscari Venezia e dell’Istituto per la dinamica dei processi ambientali del Cnr hanno provato così la presenza degli individui. Che colonizzarono le isole oceaniche. E hanno avuto conferma della trasformazione ambientale conseguente. Lo studio è pubblicato su Scientific Reports.

Il progresso della scienza, lo studio dell’Università Ca’ Foscari di Venezia

E’ possibile raccontare l’evoluzione della presenza umana sul pianeta. Seguendo l’accumulo in suoli e sedimenti di steroli fecali. Importanti composti chimici della fisiologia umana. Gli scienziati hanno identificato e datato tracce di steroli nei sedimenti di due laghi neozelandesi. Riuscendo così a provare la presenza dei Maori che a partire dal 1280 circa colonizzarono le due isole oceaniche. Disboscandole nel giro di pochi decenni per fare spazio a campi e pascoli. Lo studio è stato appena pubblicato sulla rivista Scientific Reports (https://www.nature.com/articles/s41598-018-30606-3).

Le analisi condotte, il primo test sarà sui Maori

Le analisi sono state condotte nei laboratori di Venezia su carote di sedimento prelevate nei laghi Diamond e Kirkpatrick, situati nell’Isola del Sud della Nuova Zelanda. Analizzando microparticelle di carbone e pollini erano già stati trovati indizi di incendi boschivi eccezionali. E del cambiamento repentino del paesaggio neozelandese nel corso del XIV secolo. Quando la foresta lasciò spazio a prati e arbusti in modo rapido e senza precedenti.

Evidenze archeologiche e paleoecologiche attribuiscono con certezza il disboscamento ai Maori. Ma questo nuovo studio aggiunge la prova scientifica definitiva del loro arrivo nell’area e dell’impatto enorme che un gruppo di pochi individui ebbe in un tempo molto breve sulla foresta nativa, tanto da comprometterla irreversibilmente. Inoltre, la ricerca dimostra la validità del metodo sperimentato dai ricercatori italiani per ricostruire la storia della presenza umana in una data regione.

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