ROMA – E’ stato il ministro degli Interni Matteo Salvini il primo a commentare la decisione della Francia di richiamare a Parigi l’ambasciatore francese a Roma (clicca qui per leggere). L’azione, che segna un grave strappo diplomatico tra i due Paesi, è stata presa dall’Eliseo in seguito ad “attacchi senza precedenti” che Parigi non è più disposta a tollerare. Salvini, dal canto suo, mentre sembra aprire al dialogo con i cugini d’oltralpe, un attimo dopo torna su quegli stessi toni duri che la Francia ha condannato.
Salvini a Macron: “Fanno gli offesi? La risposta è questa piazza”
“Non vogliamo litigare con nessuno, non siamo interessati alle polemiche. Siamo disponibilissimi a incontrare il presidente Macron e il governo francese”, questo il commento “a caldo” dato da Matteo Salvini alle dichiarazioni della Francia, offesa dal comportamento del governo gialloverde. Il leader del Carroccio, però, forse infervorato dal
comizio tenuto a Pianella in Abruzzo, è poi tornato improvvisamente ad incattivirsi.
“Fanno gli offesi? La risposta è in questa piazza”, dice stizzito Salvini alla folla. Poi prosegue: “Io non voglio litigare con nessuno, però negli ultimi due anni, al confine tra Italia e Francia, i signori generosi e accoglienti ci hanno rispedito 60mila immigrati e da decenni ospitano 15 terroristi che dovrebbero essere in galera in Italia. La smettano di ospitare questi delinquenti, la smettano di rispedirci indietro i clandestini e torneremo a parlare con tutti “. Frasi che non sembrano foriere di pace. Anzi.
Tajani: “La nostra politica estera ci sta isolando come mai prima”
“E’ davvero grave che l’Italia, Paese fondatore dell’Ue e membro del G7, abbia una politica estera che ci isola come mai avvenuto in passato”. Questo il commento del presidente del Parlamento Europeo Antonio Tajani. L’Europa potrebbe infatti cominciare a guardare con timore al peggioramento dei rapporti diplomatici tra Roma e Parigi. La decisione della Francia di richiamare in patria il suo ambasciatore in Italia ha un precedente storico molto triste: quello dei tempi della Seconda guerra mondiale.
Il pomo della discordia tra Francia e Italia
Sono mesi che i rapporti tra Francia e Italia non fanno che guastarsi, mese dopo mese. La polemica che ha poi portato a questo ulteriore scontro è stata quella dei controlli al confine tra i due paesi da parte della polizia doganale sui treni. L’Italia li ha definiti “troppo lunghi“, tanto da causare disagi ai pendolari italiani. Ma la goccia che ha fatto traboccare il vaso della pazienza francese è stato il viaggio di Luigi Di Maio e Alessandro Di Battista. I due grillini sono andati in Francia per incontrare i gilet gialli, cosa che ha mandato su tutte le furie l’Eliseo.