MILANO – E’ il primo cranio fossile mai trovato di Australopiteco anamensis, il più antico di questa specie di ominidi. L’antenato della bisnonna della specie umana ‘Lucy’, che è invece un Australopiteco afarensis, è vissuto circa 3,8 milioni di anni fa. Ed è stato individuato nel sito di Woranso-Mille, nella regione di Afar, in Etiopia. A fare la scoperta, pubblicata sulla rivista Nature, un gruppo internazionale di ricercatori, guidato da Yohannes Haile-Selassie, curatore del Cleveland Museum of Natural History, negli Stati Uniti. “Si tratta di una scoperta fondamentale per ricostruire e comprendere l’evoluzione umana nel corso del Pliocene”. Lo ha affermato Haile-Selassie che è anche professore associato alla Case Western Reserve University di Cleveland.
La clamorosa scoperta
Il reperto, chiamato Mrd, si inserisce in un intervallo di tempo tra 4,1 e 3,6 milioni di anni fa, nel quale i fossili di antenati dell’uomo sono ritenuti estremamente rari. Grazie a questa scoperta i ricercatori non solo hanno potuto ottenere nuove informazioni sulla morfologia cranio-facciale della specie. Ma hanno potuto dimostrare che i due Australopitechi avrebbero convissuto per circa 100mila anni. Sfidando così l’ipotesi fino a oggi accreditata secondo cui la seconda specie si sarebbe diffusa solo dopo la scomparsa della prima.
Due italiani coinvolti nello studio del reperto
Tra i ricercatori coinvolti nello studio del reperto ci sono anche due italiani. Stefano Benazzi e Antonino Vazzana del dipartimento di beni culturali dell’università di Bologna hanno lavorato in particolare alla scansione MicroCT. E alla ricostruzione 3D del cranio fossile. “È stato sorprendente – hanno spiegato -, a seguito di un lavoro molto complicato in cui sono state utilizzate tecniche di modellazione 3D e metodi di morfometria geometrica, constatare di essere di fronte al primo cranio completo di Australopithecus anamensis. Ovvero la specie più antica del genere Australopithecus”.
Il frammento del cranio
Il primo frammento del cranio Mrd, la mascella superiore, è stato trovato nel febbraio del 2016 da un lavoratore del posto. In una località conosciuta come Miro Dora, nel distretto di Mille, circa 550 chilometri a nord-est della capitale Addis Abeba e 55 chilometri a nord di Hadar. Dove nel 1974 furono rinvenuti i resti proprio di Lucy. Dopo aver portato alla luce questo primo reperto, altre indagini portate avanti nella zona circostante hanno permesso di recuperare il resto del cranio.
(LaPresse)